“Con 13 voti a favore, due astenuti (Popolari Uniti e MPA) e 4 voti contrari (PDL) il consiglio provinciale ha approvato il codice etico degli amministratori della Provincia di Matera. Il provvedimento, sollecitato dal gruppo consiliare dell’Italia dei Valori – afferma in una nota il consigliere Michele Paterino – e fortemente voluto dal Presidente Stella rientra tra gli impegni programmatici che il centrosinistra ha assunto con gli elettori. E’ stato in buona sostanza recepito il codice europeo di condotta degli eletti locali e regionali” elaborato e proposto dal Congresso dei poteri locali e regionali dell’Unione europea nel 2004. Tuttavia, va evidenziato che nessuno può essere così ingenuo da credere che l’adesione ad un codice di condotta, che in fondo è una sorta di codice d’onore, abbia chissà quali effetti taumaturgici. Sicuramente non è sufficiente dotarsi di un codice etico per essere eticamente corretti e socialmente responsabili.
Adottare un codice etico significa fare una scelta ben precisa: esprimere la volontà di superare l’ingiusta separazione tra etica e politica e di operare con responsabilità ed equità nel concreto della politica quotidiana, promuovere comportamenti politicamente ed eticamente corretti all’interno della pubblica amministrazione , ispirati a principi di trasparenza e di controllo visto che nell’opinione pubblica sempre di più si va affermando una sfiducia verso la politica e le istituzioni.
Ammettere che c’è un problema di degrado dell’etica della politica – sottolinea – è sicuramente il primo passo per cercare di risolverlo attraverso l’adozione del codice etico si tenta di contribuire a ricostruire una deontologia dell’eletto, e cioè l’insieme delle regole condivise che costituiscono i doveri morali del rappresentante politico eletto nei confronti degli elettori. Ciò sicuramente avrà un effetto positivo sul rapporto di fiducia tra eletti ed elettori che tuttavia deve soprattutto fondarsi su fatti concreti, cioè sull’applicazione dei doveri contenuti nel codice, sulla possibilità di poter verificare da parte dei cittadini i comportamenti nel concreto assunti dagli amministratori, sulla trasparenza assunta nelle condotte, altrimenti rischia di rimanere una inutile elencazione di buone intenzioni”.
BAS 05