Progetto MIM, il design italiano in mostra a Matera

Nella cornice della Chiesa di San Nicola dei Greci a Matera, in esposizione “Super Comfort” sulla storia del design e “Disagevoli Ozii”, otto prototipi elaborati nell’ambito del Laboratorio Mim.

Due mostre: una che racconta la storia del design italiano riferendosi all’idea di benessere fisico suscitato nella cultura contemporanea da forme e materiali e come questa sia stata interpretata dai più importanti designers.
Nell’altra, nella terra che ha legato il suo sviluppo al comparto del “Mobile Imbottito”, il design italiano più sofisticato si fonde con la migliore tradizione degli artigiani locali e dà vita ad una "mostra-laboratorio", da cui far ripartire una nuova fase del “Distretto del Mobile imbottito”, facendo leva sull’innovazione e su nuove forme di progettualità.
Si chiamano “Super Comfort” e “Disagevoli Ozii”, le mostre che saranno inaugurate a Matera il 22 dicembre (ore 18) e aperte fino al 20 gennaio 2011 nella Chiesa rupestre di San Nicola dei Greci nei Sassi di Matera. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal presidente della Regione Vito De Filippo, con l’assessore alle Attività produttive Erminio Restaino, il sindaco di Matera Salvatore Adduce, l’amministratore unico di Sviluppo Basilicata Raffaele Ricciuti e il presidente del Distretto del Mobile Imbottito Tito Di Maggio.
“Super comfort” è una delle aree tematiche da “Le sette ossessioni del design italiano”, presentata per la prima volta a Milano nel 2007 e riproposta a Matera dal Triennale Design Museum, un museo non cristallizzato e statico ma dinamico e in continua evoluzione, che cerca di rispondere alla domanda “Che cos’è il design italiano”, fornendone diverse sperimentali interpretazioni.
Attraverso una selezione di pezzi icone nella storia del design italiano, la mostra curata da Andrea Branzi individua una delle “ossessioni del design italiano”, e cioè quali sono le consistenza, le forme e i materiali capaci di evocare il maggior comfort psicologico. Tra le opere esposte la Sacco di Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro la Superonda di Archizoom, la Blow di Jonathan De Pas, Donato D’Urbino e Paolo Lomazzi e la Her di Fabio Novembre. Arricchirà l’allestimento una galleria di immagini realizzata dal regista napoletano Pappi Corsicato, ideato per il Triennale Design Museum.
In “Disagevoli Ozii”, curata da Paolo Rigamonti direttore artistico per Sviluppo Basilicata, invece sono esposti otto prototipi di design sperimentale, progettati e

realizzati da altrettanti gruppi di lavoro nati nell’ambito del laboratorio Mim tra Matera e Milano.
Il progetto ha coinvolto 45 tra giovani designer, professionisti e artigiani-imprenditori del distretto del mobile imbottito e 45 studenti dell’ultimo anno della Facoltà di Design del Politecnico di Milano presenti a Matera. Dalla contaminazione degli stili sono scaturiti progetti che fanno riferimento a un design contemporaneo e d’avanguardia rivisitando anche i materiali della tradizione locale.
Il risultato è una rielaborazione del concetto di comfort che ricerca linee in sintonia con nuovi stili di vita, nuovi mercati e nuove opportunità.
L’iniziativa scaturisce dall’interazione generata dal Progetto MIM Design (Mobile Imbottito Matera) promosso dalla Regione Basilicata nell’ambito dell’Accordo Quadro multiregionale Sensi Contemporanei 2 con il Ministero Beni Ambientali e la Fondazione Biennale di Venezia, avviato a Matera nello scorso novembre come azione integrata per il rilancio del Distretto del Mobile Imbottito di Matera. Un’esperienza progettuale e formativa attuata da Sviluppo Basilicata con il Poli Design di Milano, Arthur D. Little, Proàgo e Graficom che fa del design e della sperimentazione un punto di forza centrale di esplorazione delle aree di confine tra esperienza artistica e produzione artistico-industriale.
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