Parte dalla Basilicata la prima iniziativa a livello nazionale delle professioni tecniche per rilanciare la produttività delle stesse in un momento di forte contrazione economica. Mercoledì 20 gennaio alle 15.30 presso il Park hotel a Potenza (superstrada Basentana) si terrà la “Conferenza regionale delle professioni tecniche”, condivisa dagli organismi nazionali di rappresentanza che saranno presenti all’iniziativa. “Dalla crisi economica al rilancio delle professioni tecniche in Basilicata”: sarà questo il tema dell’incontro che vedrà protagonisti tredici ordini e collegi professionali che rappresentano le sette categorie dei professionisti tecnici (agronomi e forestali, architetti, geometri, ingegneri, periti industriali, geologi e periti agrari). Un lavoro di concertazione tra gli ordini, riuniti attorno a un tavolo, con lo scopo di individuare comuni denominatori per affrontare la crisi e dare risposte concrete ai propri iscritti.
“L’obiettivo della conferenza – come spiegano gli organizzatori – è quello di aprire un dialogo istituzionale a tutti i livelli, da quello locale a quello nazionale per essere ascoltati”.
Durante l’incontro al quale interverranno rappresentanti del mondo istituzionale, come il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Rocco Vita, il presidente dell’Anci Basilicata, Vito Santarsiero e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, sarà illustrato il manifesto comune che da una parte analizza il contesto in cui operano i professionisti, partendo da una quadro più generale come la situazione economica, per poi
approfondire i diversi aspetti e, dall’altra, per avanzare idee concrete per rilanciare il ruolo delle professioni, come l’ipotesi di una riforma strutturale di alcune norme in grado di incidere sul mercato nel rispetto delle regole della libera concorrenza e garantire uno sviluppo sostenibile.
“In ogni caso, le proposte avanzate – sottolineano i rappresentanti delle categorie professionali – non hanno costi aggiuntivi per la comunità”.
In Basilicata si contano 8 mila professionisti iscritti agli albi, di cui quasi la metà disoccupati. Si registrano, inoltre, dati scoraggianti come le cancellazioni e i trasferimenti, aumentati nell’ultimo biennio (+20%), e redditi derivanti dall’attività molto più bassi che in altre parti d’Italia, come è possibile rilevare dalle pubblicazioni delle varie casse previdenziali.
Una concertazione tra Governo, Regioni, Enti locali e professionisti, finalizzata a creare le condizioni per favorire lo sviluppo economico e rivalorizzare il ruolo chiave delle professioni, da sempre a servizio del cittadino e dell’intera comunità.
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