POTENZA, I LAVORI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE

Nel corso della seduta di Consiglio provinciale che si è svolta oggi – aperta con un minuto di silenzio in ricordo di Mario Farisano, cassaintegrato lucano morto suicida a Bologna – hanno raccolto il consenso unanime dell’assemblea i due argomenti attinenti all’approvazione dei verbali delle sedute consiliari da ottobre a dicembre 2009 e la cessione all’Ater di Potenza di un suolo di proprietà provinciale per un importo complessivo di poco superiore ai 60 mila euro.

Respinta a maggioranza, invece, la proposta del consigliere Severino Notarfrancesco (Pdl) di un rinvio del Consiglio, “in quanto non sono state poste all’ordine del giorno – ha detto Notarfrancesco – tre mie interrogazioni presentate nei mesi di febbraio e marzo”.

Dopo la comunicazione dell’assessore al bilancio Vito Di Lascio, riguardante un prelevamento dal Fondo di riserva esercizio finanziario 2010, per una costituzione in giudizio dell’Ente, pari a 20 mila euro, è stata discussa l’interrogazione presentata da cinque consiglieri di minoranza (Aurelio Pace, Michele Destino, Romano Cupparo e Salvatore Giannasio) sulla corretta applicazione, da parte della Giunta provinciale, della legge regionale relativa alla Polizia locale (n. 41/2009).

Secondo il consigliere Pace (Gruppo misto), “la sostituzione temporanea della comandante della Polizia provinciale Emilia Piemontese, attuata attraverso una modifica regolamentare, sarebbe avvenuta in violazione della legge n. 41/2009, poiché nella scelta si sarebbe adottato quale unico criterio quello dell’anzianità e non già quello riguardante l’aspetto curriculare e l’attribuzione dei gradi. Tra l’altro – ha affermato Pace – il comandante facente funzione è anche assessore comunale, per cui ci sono delle chiare cause di ineleggibilità. Infine, i regolamenti devono essere approvati con maggioranze qualificate dal Consiglio, mentre in questo caso la modifica è stata fatta soltanto dalla Giunta”.

Nella sua risposta, il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha spiegato che l’assenza dal servizio per maternità della comandante Piemontese “unico soggetto titolato a valutare il merito sulla base del curriculum professionale, dei risultati conseguiti e del comportamento degli appartenenti alla Polizia provinciale – ha detto il presidente – ha spinto la Giunta a colmare un vuoto del regolamento, adottando un provvedimento generale ed astratto, per cui in assenza o impedimento temporaneo del comandante, qualora il vicecomandante non sia stato nominato, come è il caso in oggetto, viene scelto il dipendente del reparto più alto in grado e a parità di grado, quello più anziano. Preciso, inoltre, che non è stato violato l’art. 59 dello Statuto, in quanto la Giunta è competente sull’adozione di regolamenti riguardanti l’ordinamento di uffici e servizi. Inoltre, non risultano applicabili alla Polizia provinciale le cause di ineleggibilità previste per la Polizia giudiziaria”.

Il presidente ha colto l’occasione anche per riassumere i provvedimenti adottati in materia di personale, sottolineando quanto le logiche dell’amministrazione provinciale siano improntate al rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza.

Infine, su richiesta del presidente del Consiglio Palmiro Sacco, sono stati rinviati alla commissione competente, per maggiori approfondimenti, gli ultimi due punti all’ordine del giorno riguardanti una modifica al regolamento per l’erogazione di un contributo economico alle famiglie nel caso di parti gemellari e una al Fondo di solidarietà per indagini diagnostiche e terapie.

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