“Zero privilegi”, Perrino: ricostruire rapporto di fiducia

Dopo la seduta della prima Commissione dedicata all’esame della proposta di legge, il consigliere del M5s rileva che “per quanto concerne i tagli alle indennità, la maggioranza pittelliana ha chiesto un ‘congelamento’”

&ldquo;La nostra proposta di legge &lsquo;Zero Privilegi&rsquo; ha cominciato a muovere i suoi primi passi nella&nbsp; prima Commissione consiliare. Non &egrave; stato semplice riuscire a iscriverla all&rsquo;ordine del giorno: inizialmente, la maggioranza insisteva nel calendarizzare solo la proposta, depositata successivamente alla nostra, a firma dei componenti del precedente Ufficio di Presidenza dell&rsquo;Assemblea (Lacorazza e Polese – Pd, Mollica &ndash; Udc, Galante – Ri, Castelluccio – Fi). Per innescare la discussione sul nostro progetto di legge siamo stati costretti a richiamarla in Consiglio per poi rispedirla in Commissione&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto afferma il consigliere regionale del M5s Gianni Perrino che rileva come &ldquo;attualmente l&rsquo;esame delle proposte &egrave; incentrato esclusivamente sulla parte riguardante i vitalizi, ovvero i trattamenti erogati a favore degli 82 ex consiglieri per una spesa complessiva a carico delle casse regionali che nel 2015 &egrave; stata di oltre 2.864.000,00 euro (senza considerare gli assegni di reversibilit&agrave;)&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Infatti &ndash;continua – per quanto concerne i tagli alle indennit&agrave; erogate ai consiglieri attualmente in carica, la maggioranza pittelliana ha chiesto un &lsquo;congelamento&rsquo;. La nostra proposta prevede che gli importi lordi mensili degli assegni vitalizi corrisposti vengano ridotti, sulla base di un criterio di progressivit&agrave; correlato al reddito complessivo annuo ai fini Irpef (i tagli scattano a partire da un reddito complessivo annuo lordo superiore a 15.000,00 euro). Per quanto riguarda la riduzione degli assegni vitalizi di reversibilit&agrave;, questa oscilla da un minimo del 2 per cento a un massimo del 6 per cento e viene applicata solo nel caso in cui il reddito Irpef &egrave; superiore a 20 mila euro. Se proviamo a quantificare i risparmi rivenienti dalla nostra proposta, sulla base dei circa 3,2 milioni di euro che la Regione Basilicata ha sborsato nel 2015 per gli 82 vitalizi e per i 22 assegni di reversibilit&agrave;, calcolando, prudenzialmente, un taglio medio dell&rsquo; 8 per cento, si&nbsp; otterrebbe un risparmio di circa 250.000 euro annui. Niente male, considerato che finora i governi (nazionale e regionale) hanno messo le mani solo nelle tasche dei comuni cittadini&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Qui non si tratta esclusivamente di assecondare una spinta proveniente dell&rsquo;opinione pubblica &ndash; aggiunge – bens&igrave; di fare (in questo caso, da ex consiglieri regionali) la propria parte, dare il proprio contributo in un periodo drammatico per gran parte della popolazione. Motivi di solidariet&agrave; giustificano appieno il taglio di qualche centinaio di euro in meno sul lauto assegno di vitalizio: soldi che verrebbero incanalati in progetti di interesse pubblico (noi pensiamo al reddito di cittadinanza). Insomma, un primo segnale importante che potrebbe contribuire a ricostruire un rapporto di fiducia, attualmente laceratissimo, tra cittadini e istituzioni&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non ci dovrebbero essere esitazioni da parte dei politici (o ex) &ndash; continua -&nbsp; soprattutto se si volge lo sguardo ai numeri da brividi diffusi dall&rsquo;ultimo rapporto Caritas, che dipingono un quadro a tinte fosche: secondo i dati Istat, vivono in uno stato di povert&agrave; 1 milione 582 mila famiglie, un totale di quasi 4,6 milioni di individui e le situazioni pi&ugrave; difficili sono quelle vissute dalle famiglie del Mezzogiorno. Dal canto nostro stiamo dimostrando che &egrave; possibile fare politica pur rinunciando a parte dei compensi a noi spettanti, senza far scadere la qualit&agrave; del nostro lavoro. Non dimentichiamolo: il Movimento cinque stelle ha rinunciato a circa 42 milioni di euro di rimborsi elettorali; con il taglio delle indennit&agrave; di parlamentari e senatori ha finanziato il fondo del Microcredito per oltre 15 milioni&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In Basilicata &ndash; conclude Perrino – sempre col taglio degli stipendi dei due consiglieri regionali del Movimento cinque stelle, &egrave; stato possibile finanziare progetti a favore di scuole pubbliche secondarie: fino ad oggi abbiamo finanziato progetti per circa 170.000 euro. Immaginate cosa si sarebbe potuto fare se i restanti 18 consiglieri regionali e il presidente Pittella avessero accettato di tagliarsi gli stipendi a 5.000 euro lordi come facciamo noi. Fare politica da cittadini e per i cittadini &egrave; possibile. E noi lo stiamo dimostrando: con i fatti&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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