Per il vice presidente del Consiglio è “ingiustificata l’esclusione della Basilicata dal Programma ‘Giovani del non profit per lo sviluppo del Mezzogiorno’”
“Non ci può essere nel Sud un volontariato di serie A e un volontariato di serie B. E’ pertanto del tutto ingiustificata e incomprensibile l’esclusione della Basilicata dal Programma ‘Giovani del non profit per lo sviluppo del Mezzogiorno’ finanziato con 37,4 milioni di euro a favore di associazioni di volontariato e del privato sociale costituite da giovani under 35enni di Campania, Calabria, Puglia e Sicilia”. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale, Nicola Benedetto (IdV), sollecitando il Presidente della Giunta De Filippo e l’assessore alla Salute e Solidarietà Sociale Martorano ad un ‘intervento energico’ nei confronti dei Ministri per la Cooperazione internazionale e per la Coesione territoriale Andrea Riccardi e Fabrizio Barca che hanno promosso il programma e i relativi bandi per l’erogazione di contributi.
Nel condividere le valutazioni critiche e di protesta espresse oggi dal Presidente del Centro Servizi per il Volontariato di Basilicata Genesio De Stefano, Benedetto aggiunge che “l’iniziativa politica e istituzionale è dovuta specie alle migliaia di giovani e non lucani che fanno del volontariato nel campo socio-assistenziale, della protezione civile, dei beni culturali e ambientali, una missione di vita. Un impegno che in determinati settori, come l’assistenza agli anziani e ai diversamente abili, la tutela del territorio e dell’ambiente, la gestione di contenitori turistico-culturali può diventare opportunità di occupazione stabile per laureati e giovani professionalizzati. La nostra è un’iniziativa dovuta anche ai dirigenti di tante associazioni, gruppi spontanei che sacrificano il proprio tempo per la cultura della solidarietà”.
“Si pensi – continua Benedetto – al bando denominato, ‘Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici’, con il quale si intende promuovere il recupero di spazi comuni al fine di restituirli al territorio, dando impulso all'imprenditoria giovanile e all'occupazione sociale”.
“Solo questa misura – commenta il vice presidente del Consiglio regionale – potrebbe creare numerose occasioni di crescita sociale e civile e di occupazione. Anche il secondo bando, ‘Giovani per il sociale’, rivolto a favorire l’inclusione sociale, il coinvolgimento e il sostegno di giovani in condizioni di disagio, con l’obiettivo di promuovere la cittadinanza attiva e la solidarietà, ha molti campi di attuazione nella nostra regione, dove non va sottovalutato il forte disagio che vivono le giovani generazioni soprattutto per la mancanza di lavoro come testimoniano, impietosamente, le statistiche Istat e Svimez sui nostri giovani che non lavorano e non lo cercano più per sfiducia”.