Per il consigliere del Pd “ occorrono realismo, determinazione, dialogo nella gestione delle acque lucane”
Parlando a margine del dibattito sull’uso delle risorse idriche chiesto, in Consiglio regionale, dal presidente del gruppo regionale del Pdl. Nicola Pagliuca, il capogruppo del Pd, ha affermato che “la posizione del Governo regionale illustrata dal presidente De Filippo, riprendendo i contenuti di una opportuna sollecitazione rivoltagli dal consigliere Pagliuca appare non solo chiara, ma impegnata a tutelare valore e disponibilità del bene acqua in un quadro di relazioni, sia con il Governo nazionale che con la Regione Puglia, relazioni che vanno rilanciate e rese sostenibili con le ragioni del nostro territorio e legittimate con le risorse finanziarie che alla Basilicata sono dovute in attuazione del vigente Accordo di programma”.
“Per queste ragioni – ha detto Viti nella sua dichiarazione – ogni pretesa di implementazione dei flussi anche mediante la realizzazione di nuovi vettori per il trasferimento della risorsa idrica (la cosiddetta ‘seconda canna’ sul Sinni) non può essere condivisa, sia per conclamate ed accertate ragioni di sostenibilità tecnica ed ambientale, sia per il persistere di un quadro tuttora transitivo che va, tuttavia, definito dentro una aggiornata formulazione dell’Accordo di programma. Accordo che, avendo per oggetto l’uso condiviso dell’acqua, va rilanciato come strumento coordinato di pianificazione e gestione delle risorse idriche, come regolatore degli interventi miranti alla difesa del suolo ed alla tutela dei corpi idrici in Basilicata e affidata alla responsabilità di un soggetto gestore dell’accumulo e della distribuzione che, com’era nelle intese sottoscritte nel 1999, funga da garante e da titolare delle grandi scelte di pianificazione”.
“La linea perciò che emerge – ha continuato Viti – e che il Pd condivide e sostiene, è una linea di realismo, di determinazione e di dialogo che dovrà ora misurarsi anche con quegli obiettivi finora non adempiuti che la Regione Basilicata intende rilanciare anche valendosi di una accurata ricognizione sulle disponibilità delle risorse idriche, delle partite finanziarie tuttora pendenti e dello stato delle relazioni in corso con Governo e Regione Puglia”.