Viti (Pd) replica al consigliere Singetta (Api)

Il presidente del gruppo consiliare Pd: “qualche commento sulle riflessioni del consigliere Singetta, liberato questa volta da gorgheggi e virtuosismi”

“Osservo che il consigliere Singetta – dice Viti – rileva la speculare coincidenza fra ‘silenzio assordante’ del Pd e quelli che definisce i miei ‘affascinanti virtuosismi lessicali’ (nella convinzione che ravvisi un qualche costrutto anche negli argomenti che vado spendendo). Singetta è persona che stimo molto, del quale apprezzo lo zelo con cui tratteggia la missione di una politica affrancata da pesi che considera impropri e che spero non voglia confinare in qualche eremo monastico, e che tuttavia vorrebbe impegnata in un grande compito redistributivo secondo la più nobile ispirazione agostiniana. Tutti propositi non solo lodevolissimi, ma degni di una temperie eroica, purtroppo assai lontana delle nostre umane debolezze”.

“Credo sia possibile – sostiene Viti – condividere l’ansietà e l’assoluta onestà di intenti che infervora il consigliere Singetta. Solo gli chiediamo di aiutarci a comprendere meglio come sia possibile prendere la parola in una condizione nella quale il silenzio non è frutto della reticenza ma una delle tante forme di rispetto della complessità del reale. E come sia possibile elevare il livello della politica, riscrivere le regole, rimettere il mondo con la testa all’insù, senza l’esercizio di onesto realismo, di comprensione delle difficoltà e di modestia che sono necessari in tempi così impervi”.

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