“Trovo particolarmente condivisibili le osservazioni che il consigliere Mattia riserva alla formazione dei giovani talenti il cui esodo rappresenta un drammatico impoverimento della struttura sociale e delle potenzialità civili della Basilicata e ne traggo occasione per confermare che nel Piano regionale del Lavoro cui, con uno sforzo di lettura intersettoriale e interdisciplinare, il Dipartimento sta dando vita, un capitolo innovativo verrà impegnato dalle politiche attive orientate all’imprenditorialità e alla valorizzazione delle capacità creative dei giovani e delle donne”.
E’ quanto dichiara l’assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Basilicata, Vincenzo Viti che evidenzia. “Lo sforzo in atto è rivolto a collegare le scelte che maturano a livello nazionale e che vanno assumendo solo ora una concreta caratterizzazione con le azioni che la Regione va promuovendo (credito di imposta sull’occupazione, apprendistato, promozione di esperienze transnazionali e di internazionalizzazione). Non a caso, l’intera coda della programmazione delle risorse del FSE 2007-2013 è stata concentrata sulle due priorità della occupabilità e della coesione sociale che rappresentano obiettivi strategici. Obiettivi che, tradotti in modelli innovativi, rappresenteranno il fertilizzante della nuova programmazione che porterà al 2020”.
“Il Piano del Lavoro – aggiunge l’assessore – occuperà nella seconda parte dell’anno l’impegno delle forze sociali e produttive e delle rappresentanze politiche e istituzionali e si avvarrà di un documento retrospettivo che rappresenterà efficacia e criticità delle azioni finora intraprese sia con la riserva di integrarne limiti e insufficienze sia con obiettivo di rendere produttiva e monitorata la spesa per la formazione. Cultura, formazione e lavoro – continua Viti – si apprestano a vivere una fase di riordino sia nei quadri concettuali sia nelle pratiche operative e di governo delle risorse. Voglio assicurare perciò che il nostro lavoro sta muovendosi sul terreno della concretezza – conclude – senza indulgenze o concessioni a teorie estetizzanti per le quali non è tempo in una stagione così drammatica e complessa”.
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