Vita (Psi) su Piano casa

Per il capogruppo socialista in Consiglio regionale “è possibile superare la paralisi edilizia in numerosi Comuni nel rispetto degli strumenti vigenti”

“La nuova normativa approvata ieri in Consiglio per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente contiene una serie di misure finalizzate a favorire il rilancio del comparto che incide in Basilicata per 12 per cento dell’occupazione e per il 18 per cento per quanto riguarda l’apporto alla creazione del valore aggiunto”. E’ il commento del capogruppo del Psi in Consiglio regionale, Rocco Vita, sottolineando “il proficuo lavoro portato a termine in Terza Commissione attraverso emendamenti al testo originario della Giunta”.

“Tra le novità più significative a cui abbiamo lavorato, raccogliendo gli appelli di numerosi sindaci, oltre che degli ordini professionali degli ingegneri, architetti e geometri, dei sindacati confederali dei lavoratori edili, delle imprese di costruzioni e di cittadini – continua Vita – figura la norma che consentirà di superare la situazione di autentica paralisi dell’attività edilizia in tutti i Comuni della regione che non dispongono ancora della nuova regolamentazione urbanistica (la grande maggioranza dei Municipi). Nelle more dell’approvazione, entro il 31 dicembre 2014, degli strumenti urbanistico ed edilizio necessari – spiega il capogruppo socialista – si scongiura il rischio del blocco totale delle attività di costruzione, confermando le previsioni degli strumenti (Prg e PdF) vigenti”.

“Abbiamo, pertanto, compiuto un primo passo importante ma – aggiunge Vita – altri dovranno essere compiuti attraverso lo snellimento dei passaggi burocratici e tecnico-amministrativi che pesano sull’avvio delle attività in edilizia. Sono, infatti, ancora troppi e spesso non chiari i passaggi che fanno seguito alla scelta di un’opera pubblica, da realizzare, con finanziamento già disponibile, prima che si possano aprire i cantieri. Per questo, dopo l’avvio dell’ attività dell’ Osservatorio Regionale presso l’assessorato alle Infrastrutture, è necessario fare passi spediti in avanti aiutando, anche attraverso l’adeguamento degli uffici regionali competenti, tutti quei sindaci che sono in difficoltà persino a deliberare sulla concessione di suoli da destinare all’edilizia sociale e ad opere pubbliche perché, come denunciano architetti, ingegneri, geometri e geologi, i regolamenti urbanistici comunali non bastano più e anzi spesso sono le cause principali della lentezza nell’attuazione di programmi di spesa di edilizia residenziale pubblica, privata e cooperativa oltre che di rilevanti opere pubbliche”.

    Condividi l'articolo su: