Il consigliere regionale, nel sostenere fondamentale la Carta d’Intenti firmata da Bersani, Vendola e Nencini, dice: “per la prima volta la sinistra riformista si presenta agli italiani più forte e con un progetto per governare l'Italia”
“Il segretario nazionale Nencini, in maniera efficace – sottolinea Vita – usa la simbologia della ‘traversata nel deserto’ che sta volgendo al termine: abbiamo resistito in questi anni tra mille difficoltà, ma siamo rimasti fedeli ai nostri ideali ed alle ragioni del socialismo italiano, nella consapevolezza che l'unica via per riportare al governo dell'Italia la sinistra avrebbe dovuto passare da un'alleanza riformista sul modello delle grandi democrazie europee”.
“Il traguardo della ‘traversata’ – continua Vita – è la Carta d’Intenti firmata da Bersani (Pd), Vendola (Sel) e Nencini (Psi) che dà una lettura alternativa del nostro Paese dell’ultimo decennio. In primo luogo, perché definisce il nucleo fondamentale di una sinistra di governo, nettamente distinta da quella chiusa in una logica di pura opposizione. In secondo luogo, a distanza di anni si riconosce al Psi un ruolo politico autonomo e specifico, tanto più importante oggi che rappresenta, in Italia, l’unico partito membro del Pse. Terzo, perché segno distintivo di questo schieramento è il richiamo ad una lotta comune, quella che associa coerentemente la promozione dell’integrazione politica ed economica europea ad un profondo rinnovamento dei suoi strumenti e delle sue strategie in una cornice che valorizzi i meriti e protegga chi si trova nelle condizioni del bisogno. Fondamentale il contributo del Psi al documento in linea con la tradizione socialista improntata sui valori di libertà e laicità. Proprio principi e valori – aggiunge – sono le due parole chiave che si vuole affermare per combattere quella deriva che, negli ultimi anni, ha cercato di eliminarle dal panorama politico per fare spazio al personalismo e all’occupazione privatistica delle Istituzioni. Una deriva che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro. Valori che, invece, saranno l’anima per portare a termine i tre compiti decisivi che la coalizione dovrà affrontare nella prossima legislatura: crisi economica, ricostruzione delle istituzioni e rilancio dell’Europa come luogo di politica e cooperazione”.
“In quest’ottica, nell’ambito del documento programmatico – afferma il consigliere – i socialisti porranno al centro del dibattito politico i temi che riguardano i diritti delle nuove e della terza generazione, rilanciando un patto intergenerazionale, oltre che il grande tema della partecipazione. La prossima legislatura, come evidenzia la Carta d’Intenti, dovrà ridare autorità, efficienza e prestigio alle istituzioni e alla politica, ripartendo dai principi della Costituzione e rilanciare l'unità e l'integrazione politica dell'Unione europea. Noi non crediamo alle bugie delle promesse facili, quelle vendute nel decennio disastroso della destra. Crediamo, invece, in un risveglio della fiducia, a cominciare dai giovani e dalle donne. I problemi sono enormi e il tempo per aggredirli si accorcia. Le scelte da compiere non sono semplici ne' scontate. Ma la speranza che ci muove vive tutta nella convinzione che si possano combinare cambiamento e affidabilita', uguaglianza e rigore nelle scelte. Certo, il futuro si annuncia problematico per un’infinità di ragioni, a cominciare dall’incertezza di una nuova legge elettorale e per la fragilità del panorama economico nazionale e internazionale. Saranno gli italiani a scegliere liberamente il loro futuro. Si tratta, comunque, di aprire una fase nuova per amore dell’Italia, superando i danni provocati dalla Seconda Repubblica, solcata da presentismo e leaderismo populista, investendo sulle libere organizzazioni figlie della società civile, facendo di responsabilità, sobrietà, innovazione, equità i valori attorno ai quali far crescere una nuova Italia”.
“In assenza delle risposte della politica ai problemi veri del Paese, nell’opinione pubblica continuerà a dominare una visione antistituzionale che mina le basi stesse della nostra democrazia. Ed è questo che rafforza il lavoro dei socialisti sul territorio in occasione delle imminenti primarie a sostegno di Bersani, la figura che per noi fa da garante per una coalizione riformista. Per tutte queste ragioni – conclude Vita – il Psi è impegnato per il successo dell’alleanza tra progressisti e riformisti e si costituisce come punto di riferimento per una riaggregazione dell’area socialista e del mondo laico e democratico la cui frammentazione non è stata di nessun aiuto all’Italia”.