Dice Vita: “nel leggere il documento dei ‘saggi’ in materia di lavoro e di superamento del disagio sociale è proprio il caso di dire che siamo di fronte alla ‘scoperta dell’acqua calda’, mentre serve solo lavoro”
Per il capogruppo del Psi, in Consiglio regionale: “il Mezzogiorno da troppo tempo ormai è lasciato a se stesso e la drammaticità della crisi economica qui diventa più facilmente tragedia. Per questo, il Partito Socialista Italiano discuterà il programma di governo sulla base del decalogo declinato nei sedici punti già resi noti alla coalizione ‘Italia bene comune’, tenendo fermo il rapporto tra misure istituzionali ed etiche e provvedimenti tesi a favorire la crescita economica e rilanciare l’occupazione, la vera priorità. Al centro della nostra rinnovata iniziativa, dunque, c’è la campagna ‘Solo lavoro’, fatta di nove proposte, nove questioni irrisolte riguardanti il tema del lavoro. Abbiamo indicato due filoni di priorità per un governo di responsabilità e di cambiamento: misure anticorruzione, tagli ai costi della politica, riforma istituzionale e provvedimenti riguardanti il mondo del lavoro, dal precariato alla piccola e media impresa fino ai giovani professionisti”.<br /><br />Secondo Vita “quel che stiamo vivendo, lo sfascio del 'sistema Paese' messo a nudo dalla crisi finanziaria irrisolta che non risparmia la fragile Unione europea, in sostanza, è la mancanza a sinistra di un 'pensiero nuovo', di un riformismo come progetto. Insomma – afferma Vita – manca la cultura riformatrice che preparò e realizzò nei primi anni '60 il centro-sinistra, l'unica stagione riformatrice del Paese. Riforme come la nazionalizzazione dell'energia elettrica, la scuola media unificata, l'idea di uno Statuto dei Lavoratori e il metodo della programmazione economica, cambiarono il Paese, introdussero maggiori libertà e migliorarono le condizioni di vita della gente. E perciò, è determinante non smarrire la bussola politica della necessaria governabilità senza cedere il passo alle facili tentazioni della demagogia, recuperando il terreno della credibilità istituzionale, assegnando alle nuove Camere il compito di recuperarla in fretta mettendo in Agenda non soltanto la necessità dei tagli, ma l’obiettivo ambizioso della vera grande riforma delle Istituzioni da sintonizzare con una più determinata costruzione degli Stati Uniti d’Europa, armonizzando le politiche pubbliche e determinando le migliori condizioni possibili per far coincidere crescita economica e contenimento delle spese”.<br /><br />“Se ce ne fosse bisogno, proprio i continui suicidi di disoccupati, esodati, persone senza prospettiva di lavoro – afferma il capogruppo del Psi – ci ricordano che non c’è più tempo, non c’è più spazio per la propaganda e la demagogia. Non ci sono più alibi. Serve un Governo e serve subito, che insieme agli Enti locali, al Sindacato e alle organizzazioni imprenditoriali, metta in cantiere e vari al più presto un piano di rilancio dell’economia e del lavoro nel quale il reddito minimo possa garantire il soddisfacimento dei bisogni primari della vita di ogni individuo e, pertanto, occorre stabilire un termine entro il quale il reddito cessa nel dare i suoi effetti e il disoccupato entra nel mondo del lavoro, accompagnato dai centri per l’impiego, rispettando i requisiti di attivazione anche se questo comporta lo spostamento geografico o nuovi lavori”.<br /><br />