Vita: no a nuove ricerche petrolifere nel Marmo-Melandro

Il consigliere regionale socialista: “oltre a stoppare le richieste definire un progetto di sviluppo per le aree da tenere fuori”

“L’ennesima richiesta di ricerca di idrocarburi presentata dall’Eni, questa volta in un vasto territorio di Monte Lifoj, per un’estensione di oltre 140 kmq, ripropone la questione che i socialisti hanno posto da tempo e che riguarda, da una parte la conferma della posizione, ribadita dal presidente De Filippo in occasione della conferenza stampa di lunedì scorso, di una moratoria delle richieste di nuove ricerche petrolifere, e dall’altra di individuare un progetto di sviluppo per tutte le aree, come questa del Marmo-Melandro, da tenere fuori da ogni attività di all’estrazione di idrocarburi”. E’ quanto sostiene il capogruppo del Psi in Consiglio regionale, Rocco Vita, per il quale “l’opposizione annunciata dalle Amministrazioni comunali di Baragiano, Ruoti, Picerno, Tito e Savoia contro il ‘permesso Monte Li Foj’ ribadisce, nel caso ci fosse ancora bisogno, che il punto di vista dei Comuni è nettamente contraria, sia per i problemi specifici di dissesto del suolo, che per la salvaguardia delle falde acquifere e del patrimonio agricolo e naturalistico. Si tratta di un comprensorio dove, nonostante la crisi che investe i comparti agricolo e zootecnico come nel resto della regione, è caratterizzato da prodotti alimentari e tipici di qualità determinando occasioni rilevanti di reddito che non hanno alcun paragone con l’occupazione diretta ed indotta legata all’attività petrolifera. A questo vanno aggiunti i progetti avviati per valorizzare il turismo rurale, l’agriturismo e l’eco-turismo legato al Parco dell’Appenino Lucano, né va sottovalutato che nel comprensorio Marmo – Melandro sono in attività numerosi impianti eolici e fotovoltaici (altri sono in fase di realizzazione) con un contributo rilevante del territorio alla produzione di energia, in questo caso alternativa a quella petrolifera”.

Il consigliere Vita, nel ricordare che “da mesi abbiamo messo in guardia il presidente De Filippo dai tentativi di Compagnie e Società di procedere a macchia di leopardo per ricerche di idrocarburi, sicuramente avallati dagli Uffici del Ministero per lo Sviluppo Economico e dal precedente Governo Berlusconi che, anche con dichiarazioni pubbliche di ex ministri allo Sviluppo Economico, dirigenti di Assomineraria e manager di compagnie, non hanno fatto mistero della volontà di accelerare la produzione di petrolio e gas”, sottolinea “la necessità di non abbassare l’attenzione su questi temi. Credo sia necessario stoppare – dice – ogni ulteriore trivellazione, fermarsi a riflettere per determinare le condizioni per non trovarci domani dinanzi ad autorizzazioni in zone diverse, nelle quali, da oggi, abbiamo il dovere di investire in altro modo. Non va sottovalutato che le nuove istanze di ricerca presentate, ma non ancora munite di permesso, riguardano ulteriori 200 kmq del territorio regionale, in aggiunta ai 1.300 kmq già interessati da permessi di ricerca erogati al 31 marzo 2011”.

“E’ questo – dice ancora il capogruppo del Psi – un aspetto fondamentale per riprendere il confronto sul Memorandum con il nuovo Governo Monti e contestualmente aggiornare le intese con le compagnie petrolifere impegnate nei programmi in Val d’Agri e nel Sauro – Camastra, per rafforzare ogni azione di tutela dell’ambiente, del territorio e della salute e in termini di maggiori royalties, da una parte e dall’altra di programmi di sviluppo, infrastrutture e nuova occupazione da parte del Governo”.

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