Vita: intensificare gli studi di prevenzione sismica

Dopo l’annuncio dell’assessore Braia degli interventi sugli edifici per la prevenzione del rischio sismico, capogruppo del Psi invita a non sottovalutare l’allarme lanciato dal professor Mucciarelli dell’Unibas

&ldquo;Specie dopo l&rsquo;ulteriore sforzo della Regione, annunciato dall&rsquo;assessore Braia, per la realizzazione di interventi strutturali sugli edifici privati finalizzati alla prevenzione del rischio sismico, attraverso la disponibilit&agrave; di un fondo di 1,7 milioni di euro, l&#39;allarme lanciato da Marco Mucciarelli , professore universitario di Sismologia Applicata presso la Scuola di Ingegneria dell&#39;Universit&agrave; della Basilicata e direttore del Centro Ricerche Sismologiche dell&#39;Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), sulla cosiddetta probabilit&agrave; che al Sud capiti un terremoto forte in due anni qualsiasi (inclusi quindi i prossimi due) pari al 30%, non pu&ograve; essere sottovalutato&rdquo;.<br /><br />A sostenerlo &egrave; il consigliere regionale Rocco Vita (Psi) secondo il quale &ldquo;il Dipartimento Protezione Civile Nazionale e della Regione Basilicata, l&rsquo;intera comunit&agrave; scientifica nazionale e regionale (Cnr, Universit&agrave;) devono pronunciarsi sulle affermazioni del prof. Mucciarelli che, come era prevedibile, stanno provocando forti e contrastanti reazioni. Il ragionamento dello studioso in fondo non &egrave; nuovo e pu&ograve; essere cos&igrave; sintetizzato: in Italia ci sono stati tra il 1100 ed oggi 59 terremoti catastrofici (con magnitudo maggiore o uguale a 6.3) con una media di un terremoto ogni 15,25 anni. Il terremoto dell&#39;Irpinia – Basilicata nel 1980 &egrave; stato l&#39;ultimo di questa classe di eventi, ormai 33 anni fa. Sono quindi passati pi&ugrave; del doppio della media degli anni da quel terremoto, e gi&agrave; questo sarebbe preoccupante. Le cose diventano ancora pi&ugrave; serie &ndash; &egrave; sempre il ragionamento del docente universitario – se guardiamo come sono distribuiti gli anni trascorsi tra due terremoti catastrofici: se guardiamo quante volte ci sono stati intervalli pi&ugrave; corti di 33 anni scopriamo che sono stati il 90%&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il punto &ndash; evidenzia Vita &ndash; &egrave; se a causa delle possibili e limitate attivit&agrave; di studio e ricerca scientifica dobbiamo limitarci ad un calcolo di probabilit&agrave; matematiche o se invece si devono e si possono intensificare studi e ricerche. Si tratta di una questione non certamente irrilevante ai fini dell&rsquo;azione messa in campo dalla Regione in attuazione dell&#39; Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri numero 4007 del 2012, che prevede l&rsquo;erogazione di contributi per la realizzazione di interventi di mitigazione del rischio sismico sugli edifici privati. Persino il software applicativo di cui dispone il Dipartimento Infrastrutture della Regione per sopperire ad alcune carenze funzionali del sistema messo a disposizione dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile &ndash; conclude il capogruppo del Psi &ndash; risulterebbe di scarso significato in assenza di precisazioni di tutti gli aspetti scientifici della prevenzione di fenomeni sismici tra cui, come rileva lo stesso assessore Braia, gli studi di microzonazione sismica per la mitigazione delle conseguenze derivanti dai terremoti&rdquo;.&nbsp;

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