Per il capogruppo del Psi: “più socialisti e più riformismo sono gli ingredienti di cui il Sud ha bisogno per non aspettare i 400 anni indicati dalla Svimez quale periodo di tempo necessario a colmare il divario con il Nord”
“L’alleanza riformista che si sta delineando tra forze politiche autonome con l’obiettivo di governare il Paese, dopo la parentesi necessaria dei tecnici, non è certamente una riproposizione dell'Unione del 2006, ma esattamente l'opposto perché, come ha precisato il segretario nazionale del partito Riccardo Nencini nella lettera agli iscritti, a causa di un insufficiente profilo riformista e del pesante condizionamento della sinistra radicale e antagonista, quella coalizione non fu in grado di dispiegare un'azione di governo adeguata”. Ad affermarlo è il capogruppo del Psi in Regione Rocco Vita per il quale “le parole di Bersani che ha definito storico il sostegno dei socialisti alla sua candidatura per le Primarie che sceglieranno il Premier del nuovo centro sinistra non hanno bisogno di ulteriori commenti”.
“Nella stesura del programma elettorale – continua – indicheremo alcuni impegni da tempo per noi irrinunciabili tra cui l'imposizione dell'imposta patrimoniale sulle grandi ricchezze, l'introduzione del merito e la difesa della scuola pubblica, maggiori investimenti nella ricerca e nell'università e forte sostegno alle politiche per l' occupazione giovanile e femminile, l'abbassamento della pressione fiscale sugli stipendi, la
riaffermazione della libertà religiosa e di culto, della laicità dello Stato, lo sviluppo del Mezzogiorno,
la costituzione di una piattaforma europea in cui si riconoscano tutti i riformisti che si richiamano al socialismo europeo”.
“Per il nostro partito – afferma Vita – si tratta di un risultato di assoluto rilievo volto a superare un altro ostacolo che si frappone al raggiungimento dell'obiettivo prioritario che, all'indomani della sconfitta elettorale del 2008 che comportò la nostra esclusione del Parlamento nazionale, ci eravamo assegnati con il congresso di Montecatini, confermato dai successivi appuntamenti congressuali di Perugia e Fiuggi: il ritorno del Partito Socialista Italiano nelle aule parlamentari, condizione indispensabile per l'affermazione di un rinnovato protagonismo socialista nell'ambito della politica nazionale, attraverso una rappresentanza diffusa sul territorio”.
“C’è un significato in più: più socialisti e più riformismo – conclude il capogruppo Psi – sono gli ingredienti di cui il Sud e con esso la Basilicata hanno bisogno per non aspettare i 400 anni indicati dalla Svimez quale attuale periodo di tempo necessario a colmare il divario con il Nord. E’ anche questo un motivo per battere l’antipolitica che è nemica delle popolazioni meridionali”.