Le relazioni di Pagliara (ufficio scolastico), Fusacchia (capo di Gabinetto del Miur) e Consulta degli studenti
L’istruzione lucana ai raggi x, stamane allo Stabile, nelle relazioni di Renato Pagliara, dell’Ufficio scolastico regionale e del rappresentante della Consulta degli studenti. Sono emerse luci e ombre. Pagliara, in particolarità, ha sottolineato come la scuola sia “vista un po’ come una grande infrastruttura su cui si deve investire e molto per far crescere l’intero Paese. Poderoso il piano assunzionale anche se restano da definire le attività. In particolare – ha proseguito – si è riscontrato un certo interesse per l’inserimento della musica già nella scuola dell’infanzia così come delle lingue straniere, dell’economia e delle nuove tecnologie. Di pari passo si rende necessario un’attività di formazione per i docenti”. Di contro tanti restano i problemi irrisolti. “A partire dalla razionalizzazione della rete scolastica e di una maggiore interazione tra scuola e lavoro- ha proseguito Pagliara -. Troppe anche le strutture sottodimensionate e i forti tagli previsti non certo aiutano. Note dolenti anche sull’edilizia scolastica e sul blocco degli stipendi”.
Entusiasmo per la forte partecipazione dei ragazzi è emerso dalla relazione della rappresentante della Consulta degli studenti. Dal report è venuta fuori la voglia di una didattica diversa in cui ci sia maggiore educazione civica, più lingue straniere e studi mirati sulle nuove tecnologie.
Alessandro Fusacchia, capo di gabinetto del Miur, ha incentrato il proprio intervento sulla volontà da parte delle istituzioni di interagire con tutte le consulte regionali. “La nuova legge sull’istruzione – ha rimarcato – deve arrivare dai vostri suggerimenti”. E alla fine l’annuncio tanto atteso. “Sabato 15 novembre – ha rimarcato Fusacchia tra gli applausi – sarà Matera la sede nazionale per il confronto finale”.
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