“La sentenza della Cassazione sulle misure diverse dal carcere per chi è accusato di stupro di gruppo non è affatto condivisibile. E' aberrante credere di poter applicare misure alternative al carcere per un reato così grave". lo afferma Maria Cristina Pisani, Responsabile Nazionale Giustizia e Legalità Giovani Socialisti.
Per Pisani "le aggravanti per i reati di violenza sessuale furono introdotte proprio per evitare l'assurda possibilità della condanna senza un giorno di carcere per chi commette un reato come questo. Il rischio è quello di indurre al silenzio le donne che subiscono questo genere di violenza, di depotenziare tale reato, equiparando la violenza del singolo a quella di gruppo. Lo stupro è certamente uno dei crimini più odiosi. Il furto o lo scippo non sono infatti più gravi rispetto alla violenza sessuale. In materia di diritti c’è ancora molto da fare; per una società che si definisce civile sono troppe le donne vittime di abusi e violenze, diffuse a vari livelli e in qualsiasi ambito sociale. Se da un lato è comprensibile la salvaguardia della Costituzione, dall'altro è inammissibile che le donne stuprate non vengano tutelate dal sistema giudiziario, e anzi vengano in un certo senso colpite due volte. Ancora più grave è il fatto che la sentenza si riferisca al caso di una minorenne”.
Maria Cristina Pisani
Responsabile Nazionale Giustizia e Legalità Giovani Socialisti