Il dettato normativo, d’iniziativa dei consiglieri Cifarelli, Galante, Bradascio, Pietrantuono, Polese, Spada, Miranda Castelgrande e Romaniello intende “assicurare eguale ‘dignità’ fra chi frequenta la spiaggia libera e chi i lidi privati”
<br />La Regione Basilicata nel riconoscere l’importanza economica e sociale del turismo, si propone di dotare le spiagge libere presenti sulla costa Jonica e Tirrenica di servizi di vigilanza e di salvataggio. E’ questo l’obiettivo della proposta di legge “Istituzione del servizio di vigilanza ambientale marina e sicurezza in mare per le spiagge libere della Basilicata”, d’iniziativa dei consiglieri Roberto Cifarelli, Achille Spada, Carmine Miranda Castelgrande e Mario Polese (Pd), Paolo Galante (Ri), Luigi Bradascio (Pp), Francesco Pietrantuono (Psi) e Giannino Romaniello (Gm), presentata ieri a Metaponto. Una proposta che prende spunto dai risultati del progetto “Mare Sicuro” attuato da circa 10 anni in Basilicata.<br /><br />Con il dettato normativo si intende perseguire la salvaguardia della vita umana su tutte le spiagge balneabili del territorio regionale, al fine di rendere sicura e garantita la frequentazione delle stesse oltre a una maggiore tutela dell’ambiente attraverso la costante presenza di personale specializzato nello svolgimento dell’attività di vigilanza che consenta ai bagnanti la fruizione di spiagge sicure e pulite. “Di fatto – si legge nella relazione di accompagnamento della proposta di legge – ci si propone di assicurare eguale ‘dignità’, evitando disparità di trattamento in tema di sicurezza e salvaguardia ambientale fra chi frequenta la spiaggia libera e chi preferisce i lidi privati”.<br /><br />Il turismo rappresenta per la Regione Basilicata un insostituibile volano di sviluppo economico, sociale e culturale. La nostra regione dispone di 15 km di spiaggia sul versante tirrenico e oltre 35 km sul versante jonico. I Comuni costieri coinvolti sono Nova Siri, Rotondella, Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci/Marconia, Bernalda/Metaponto per la provincia di Matera e Maratea per la provincia di Potenza. In questi Comuni, la componente turismo è vitale. Fondamentale la collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti: la Regione attraverso il Dipartimento Ambiente e Territorio, i Comuni, le Capitanerie di Porto, le Associazioni di volontariato. Una concreta sinergia tra questi, così come previsto dalla proposta di legge, potrà garantire la salvaguardia di vite umane e la tutela dell’ambiente.<br /><br />“Il servizio di salvataggio organizzato dalla Regione – si legge nel testo normativo -, comprende per ogni comune costiero una postazione di coordinamento del salvataggio e una postazione di salvataggio presidiata da un bagnino abilitato per un tratto di spiaggia libera non superiore ad 80 metri. Per i Comuni con un tratto di costa fino a 5 km di lunghezza le postazioni di coordinamento e di salvataggio sono coincidenti; per gli altri Comuni, considerata la più ampia lunghezza della costa, il servizio prevede n.2 postazioni di salvataggio di cui una coincidente con quella di coordinamento. Il servizio di vigilanza è assicurato dal 1° giugno al 30 settembre, e, comunque, per un periodo non inferiore a 60 giorni, dalle ore 09.00 alle ore 19.00”.<br /><br />Presenti alla conferenza stampa anche il Sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno, il presidente dell'associazione “Leucippo” Andrea Esposito, il fiduciario regionale della Fisa Vincenzo Pastore, il presidente della Fin regionale Roberto Urgese, il direttore regionale della società Nazionale della Salvamento Gianfranco De Mola, l'assessore al turismo del Comune di Policoro, Massimiliano Padula.<br />