“Vie francigene”, Mollica: “Correre insieme e fare rete”

Così il presidente del Consiglio regionale all’assemblea dei soci dell’associazione “Rete vie francigene Basilicata”. Durante l’iniziativa Mollica ha presentato una pdl sulla fruizione, e valorizzazione delle aree e dei parchi archeologici

&ldquo;Correre insieme per dare valore a quanto di buono c&rsquo;&egrave; nella nostra terra&rdquo;. Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Francesco Mollica, all&rsquo;assemblea dei soci dell&rsquo;associazione &ldquo;Rete vie francigene Basilicata&rdquo;, tenutasi questa mattina presso il palazzo del Consiglio regionale.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;associazione Rete Vie Francigene Basilicata &ndash; ha spiegato Daniela Venosa, presidente del sodalizio &ndash; &egrave; nata con lo scopo di sviluppare un movimento di comunit&agrave; che crede nella crescita del proprio territorio. Un movimento che &egrave; convinto della necessit&agrave; di investire nella cultura, per svelare situazioni dimenticate e dare il giusto valore a luoghi, patrimoni storici, artistici, architettonici, culturali, naturali sconosciuti ai pi&ugrave;. In un sistema di connessione con l&rsquo;Europa e con il Medio Oriente, la Basilicata, crocevia tra Nord e Sud, offre paesaggi unici. La Via Francigena &egrave; un itinerario culturale riconosciuto dal Consiglio d&rsquo;Europa che richiama le tappe di viaggio percorse ed annotate dall&rsquo;Arcivescovo Sigerico di ritorno da Roma, in visita dal Papa, verso la sua sede episcopale di Canterbury, in Inghilterra, nell&rsquo;anno 990 d. C. e, nella nuova accezione si estende a Sud verso Gerusalemme attraversando la Basilicata&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Una cornice adeguata, questa dell&rsquo;assemblea dei soci dell&rsquo;associazione Rete vie francigene Basilicata&rdquo; &ndash; ha sottolineato Mollica – per presentare una proposta di legge, di mia iniziativa che, viaggiando nella stessa direzione, detta disposizioni in materia di fruizione, gestione e valorizzazione delle aree e dei parchi archeologici. Pur diventando sempre pi&ugrave; forte la convinzione secondo cui la cultura rappresenta un bene comune di straordinaria ricchezza e complessit&agrave;, che, in tutte le sue diverse manifestazioni, deve essere protetto e potenziato, molti beni, espressione dei valori storici, culturali, naturali, ed estetici&nbsp; della nostra terra, purtroppo, non sono fruibili n&eacute; gestiti&quot;. &ldquo;Con questo strumento legislativo &ndash; ha affermato – la Regione Basilicata affronta per prima, e finora del tutto isolata nel panorama nazionale, le complesse tematiche relative all&rsquo;istituzione e alla fruizione, gestione e valorizzazione delle aree e dei parchi archeologici di ambito regionale. Un&rsquo;esigenza questa che, per quanto attinente ad una realt&agrave; dall&rsquo;altissimo potenziale in termini di conservazione ambientale, paesaggistica, culturale, identitaria e di sviluppo turistico, non ha finora conosciuto un&rsquo;adeguata attenzione da parte degli organi legislativi.&nbsp; Se da un lato si assiste, pressoch&eacute; ovunque, all&rsquo;impossibilit&agrave; del ministero dei Beni e delle Attivit&agrave; Culturali e del Turismo di gestire in forma diretta e con personale interno tali beni, dall&rsquo;altro si avverte la necessit&agrave; di mettere in campo azioni capaci di individuare e di aggregare sul territorio quegli Enti (dalle Fondazioni bancarie alle start up, dalle imprese alle associazioni, dalle cooperative alle comunit&agrave; locali) che, in sinergia con i centri di ricerca, in primis l&rsquo;Universit&agrave;, riescano ad esperire soluzioni condivise e proficue nel segno dello studio, dell&rsquo;apertura, della gestione, della valorizzazione e della promozione dei parchi archeologici regionali&rdquo;.&nbsp;<br /><br />&ldquo;Recependo le Linee guida per la costituzione e la valorizzazione dei parchi archeologici e muovendo dal combinato disposto della L.R. 11 agosto 2015, n. 27 (Disposizione in materia di patrimonio culturale, finalizzato alla valorizzazione, gestione e fruizione dei beni materiali ed immateriali della Regione Basilicata) e del progetto regionale Basilicata 2019 – Scaviamo il Futuro, nella scia dei quali si inserisce, il presente testo di legge &ndash; ha precisato Mollica – si prefigge, quindi, di indicare linee di indirizzo e modalit&agrave; di promozione, gestione e valorizzazione delle aree archeologiche gi&agrave; esistenti sul territorio cos&igrave; che esse possano trasformarsi in altrettanti parchi archeologici. A fronte di tali considerazioni &egrave; quindi da vagliare la possibilit&agrave; di esperire nuove formule (dal Crowdfunding all&rsquo;Art bonus) o ancora soluzioni che tengano in debita considerazione il contesto e le diverse possibilit&agrave; che la legislazione vigente prevede per il Mezzogiorno d&rsquo;Italia: dai bandi Creacultura, al recentissimo decreto-legge n. 91 del 20 giugno 2017 (Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno, art. 1 Misure economiche a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno, denominata &ldquo;Resto al Sud&rdquo;), all&rsquo;eventuale utilizzo di fondi PON-FESR e POR&rdquo;.&nbsp;<br /><br />&ldquo;Voi&nbsp; soci dell&rsquo;Associazione affermate sempre&nbsp; &ndash; ha concluso il presidente del Consiglio regionale della Basilicata &ndash; che &lsquo;il patrimonio culturale ha un valore universale per ciascuno di noi, che &egrave; importante conservarlo e trasmetterlo alle generazioni future e che ha un ruolo importante da svolgere nella costruzione del futuro dell&rsquo;Europa&rsquo;. E&rsquo; proprio per questi motivi che ho ritenuto utile presentare, in questo contesto, questa proposta di legge che parla di beni culturali, della necessit&agrave; di tutelarli e valorizzarli, di quanto sia importante fare rete, affinch&eacute; tutti insieme possiamo prenderci cura di beni dal valore inestimabile&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br />

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