Vicenda Tinchi, Benedetto (Idv): spia profondo malessere

“Tradurre in atti concreti il principio in base al quale, nel processo di rimodulazione dell’offerta di prestazioni assistenziali, l’ospedale di Tinchi è destinato a rivestire una valenza strategica in risposta ai bisogni specifici della salute”

“Quanto è accaduto ieri all’Ospedale di Tinchi è l’ennesima spia di un malessere popolare diffuso che insieme alla sfiducia per le tante promesse istituzionali, ribadite, anche di recente, in occasione dell’approvazione del Piano della Salute e in attesa ancora di concretizzazione, rappresentano una miscela esplosiva di contestazione da non continuare a sottovalutare”. A sostenerlo è il consigliere regionale di Idv, Nicola Benedetto, per il quale “c’è un solo modo per disinnescare la miccia della protesta che, come si ricorderà, ha già avuto azioni clamorose e durature ad opera del Comitato di difesa con il presidio in atto ininterrottamente dal primo luglio 2010 sul tetto più alto dell’Ospedale: dare immediata e pratica attuazione alle azioni per la salvaguardia di prestazioni e servizi dell’ospedale di Tinchi, altrimenti anche il semplice trasferimento di uno strumento ospedaliero potrebbe essere scambiato per depotenziamento ed altro”.

“Ai dirigenti del Pd di Pisticci e Marconia che adesso si dicono pronti a qualsiasi forma di battaglia – aggiunge – ricordo che tutto ciò non sarebbe accaduto se i consiglieri regionali del Pd avessero accantonato gelosie e personalismi, votando l’emendamento da me proposto al Piano Salute per mettere una parola chiara e definitiva sul presente e sul futuro dell’Ospedale di Tinchi. E non si venga a dire che è sufficiente l’ordine del giorno che, pure contiene le proposte che ho fatto per Tinchi, perché potrei citare decine e decine di ordini del giorno approvati in Consiglio e rimasti negli uffici della Presidenza della Giunta e di qualche Assessore. A Martorano che nei giorni scorsi nel tentativo di ‘gettare acqua sul fuoco’ ha esternato la ‘piena autonomia delle Aziende sanitarie’ utilizzando il Pssr, vorrei consigliare – continua Benedetto – un concreto passo nei confronti dell’Asm, perché responsabilizzare e delegare è utile ma non esaustivo. Si tratta, in sostanza di tradurre in atti concreti il principio in base al quale, nel processo di rimodulazione dell’offerta di prestazioni assistenziali avviato dalla Asm, l’ospedale di Tinchi è destinato a rivestire una valenza strategica in risposta ai bisogni specifici della salute, in considerazione della posizione geografia nel territorio provinciale. Altrimenti la parola d’ordine ‘ammalarsi meno, curarsi meglio’ non avrà alcun effetto specie se riferita alla medica territoriale. Guai se qualcuno pensasse di risolvere la questione con le forze dell’ordine invece di pensare a prevenire la protesta”.

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