Viadotti Basentana, Castelluccio: “Rafforzare verifiche”

Per il consigliere Pdl-Fi ““il caso dell’autostrada in Sicilia deve riaccendere l’attenzione oltre che dell’Anas anche della Regione per definire un programma di verifica sulla stabilità e tenuta di viadotti e cavalcavia”

&ldquo;E&rsquo; dalla precedente legislatura regionale, allora come gruppo Pdl, subito dopo il cedimento di un pilone del viadotto Calciano due sulla SS 407 Basentana, nel marzo del 2011, che, proprio come &egrave; accaduto in Sicilia nei giorni scorsi, ha &lsquo;spezzato&rsquo; in due la nostra regione e bloccato i collegamenti tra Potenza e Matera, come sta avvenendo tra Catania e Palermo, che sosteniamo la necessit&agrave; di rafforzare ogni verifica ed indagine tecnica su viadotti e cavalcavia della Basentana&rdquo;. E&rsquo; quanto evidenzia il consigliere regionale di Pdl-Fi Paolo Castelluccio ricordando &ldquo;le interrogazioni, mozioni, presentate e le numerose proposte fatte tra le quali l&rsquo;istituzione di una commissione di indagine conoscitiva, da affidare ad esperti, tra cui personalit&agrave; del mondo dell&rsquo;universit&agrave; e della scienza, in collegamento con il gruppo Grandi Rischi del Cnr e il Centro Geodesia Spaziale Asi di Matera che dispone della documentazione satellitare sui fenomeni di calamit&agrave; naturali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Specie nel tratto della SS 407 che attraversa i territori di Calciano, Grassano, Garaguso il diffuso dissesto del suolo &ndash; aggiunge Castelluccio &ndash; &egrave; un pericolo serio sempre in agguato che pone problemi di sicurezza per i cittadini, le attivit&agrave; agricole e produttive e di conseguenza per la mobilit&agrave; viaria dell&rsquo;unica arteria di collegamento. E&rsquo; bene ricordare che ci sono voluti 3 anni e 7 mesi per riaprire al traffico il cavalcavia &lsquo;Calciano 2&rsquo;,&nbsp; dopo un periodo lunghissimo di disagi per gli automobilisti e in particolare per i residenti dei comuni della Collina Materana. Allora si addoss&ograve; ogni responsabilit&agrave; all&rsquo;alluvione che colp&igrave; il Materano il 1&deg; marzo del 2011, ingrossando a dismisura il Basento: in particolare, le abbondanti piogge e la conseguente esondazione del fiume provocarono il cedimento di una pila del viadotto &lsquo;Calciano 2&rsquo; che, a sua volta, provoc&ograve; l&rsquo;abbassamento dell&rsquo;impalcato di circa due metri&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Tra le domande che abbiamo posto nel lontano 2011 (con un&rsquo;interrogazione, primo firmatario Mario Venezia) e non hanno mai trovato risposta: &lsquo;quale influenza ha comportato l&rsquo;apertura delle paratie della diga del Camastra sul flusso d&rsquo;acqua transitante in corrispondenza del viadotto Calciano 2; se sia mai stata fatta un&rsquo;indagine sulla reale capienza dell&rsquo;invaso del Camastra a fronte della quantit&agrave; di rifiuti presenti sul fondo; se la Regione Basilicata abbia mai appurato la completezza e la correttezza dei progetti dell&rsquo;Anas relativi al viadotto Calciano 2;&nbsp; se il dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata abbia mai vagliato l&rsquo;ipotesi, a fronte della costosa manutenzione dei vari viadotti, quindi di numerose campate, di realizzare delle varianti ex-novo per alcuni tratti della rete stradale lucana e, nei casi di attraversamento fluviale, la realizzazione di campate pi&ugrave; ampie che diminuirebbero la quantit&agrave; di pile presenti&rdquo;.<br /><br />Per il consigliere di Fi &ldquo;il caso dell&rsquo;autostrada in Sicilia deve pertanto riaccendere l&rsquo;attenzione oltre che dell&rsquo;Anas anche della Regione a portare a termine&nbsp; l&rsquo;impegno a definire un programma di verifica sulla stabilit&agrave; e tenuta di viadotti e cavalcavia. Altro compito che spetta alla Regione &egrave; quello di prevenire l&rsquo;erosione spondale in diversi tratti del Basento e salvaguardare l&rsquo;incolumit&agrave; dei cittadini dal pericolo crollo delle strade poderali presenti a ridosso degli argini&rdquo;.<br /><br /><br />

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