A fine giugno il segretario del locale Circolo Pd , Luigi Russo, scriveva una nota al Ministro Franceschini e lo invitava nella cittadina oraziana per rendersi conto del prezioso patrimonio artistico monumentale venosino. E per l’occasione il segretario della sez. Pd venosina evidenziava le peculiarità di alcuni siti, che rendono la cittadina oraziana unica al mondo. “ Con quella iniziativa –scrive il segretario Luigi Russo in un comunicato stampa- volevamo far uscire dal chiuso di alcune stanze il dibattito sulla valorizzazione del nostro patrimonio monumentale-artistico- culturale in modo da ottenere un coinvolgimento il più possibile allargato, individuare obiettivi comuni e adottare strategie condivise”. E per essere più chiaro sottolinea il dibattito che nell’arco di un mese si è sviluppato su questo tema.
“In questo periodo si sono susseguiti una decina di articoli sui quotidiani e alcuni passaggi televisivi; e, ancora, incontri e dibattiti, un sit-in davanti alla cattedrale, per l’apertura del museo diocesano, un reportage fotografico sui gioielli d famiglia di Venosa da valorizzare , con un migliaio di visualizzazioni. Il filo rosso che lega tutto questo è la comune volontà di far uscire Venosa dalle secche in cui si trova impantanata e imprimere una forte accelerata allo sviluppo della nostra città – sottolinea Russo- Da angolazioni diverse è stato dato un valido contributo a livello di analisi sui problemi da affrontare e a livello di proposte sulle soluzioni da adottare. Oggi possiamo dire che c’è una consapevolezza più diffusa del ruolo che il patrimonio artistico monumentale può svolgere per lo sviluppo della comunità intera.
La proposta di organizzare a Venosa uno degli appuntamenti Rai di fine anno è una conferma delle nostre ipotesi”. Insomma, secondo il segretario del Pd, il dibattito e il confronto fa bene alla democrazia.
“Essere su posizioni diverse non vuol dire fare attacchi personali, ma esprimere valutazioni diverse – sostiene Luigi Russo- Anzi, la diversità si traduce in arricchimento collettivo quando si arriva alla sintesi”. Poiché gran parte del dibattito ha riguardato l’ipotesi di trasformare l’ex convento di S.Domenico in albergo a 5 stelle, chiediamo al nostro interlocutore una valutazione della bocciatura di quella proposta fatta nel corso dell’incontro con le associazioni di inizio luglio: “Per colmare un deficit di informazione sul Progetto Terre di Aristeo avevamo invitato nella nostra sezione il direttore tecnico di Terre Aristeo, Saverio Lamiranda, che ha spiegato la filosofia ispirativa del programma- scrive Luigi Russo- In quella sede sono stati espressi apprezzamenti per gli obiettivi generali ma sono state evidenziate grosse perplessità sulla scelta di trasformare il convento in albergo di lusso. Perplessità emerse anche nel corso dell’incontro con le associazioni e confermate dalle dichiarazioni degli albergatori di Matera. Il confronto anche duro con le diverse agenzie ha fatto in modo che si imboccasse una strada non condivisa, che avrebbe portato a risultati non soddisfacenti”. Che fare, quindi, della struttura? “Riteniamo che vada rispettata l’anima sociale e culturale dell’ex Convento- ci risponde Luigi Russo- trasformando quella struttura in un contenitore capace di dare risposte qualificate a livello di formazione e di tempo libero, e di svolgere anche il ruolo di attrattore turistico. Occorre trovare ulteriori risorse per completare i lavori di ristrutturazione, fermi da alcuni anni, per completare un progetto approvato e finanziato solo in parte.. Ci auguriamo che la Regione ci dia risposte certe”. La nostra curiosità, riguarda la risposta di Franceschini all’invito di Venire a Venosa. “ Stiamo lavorando per creare i presupposti che consentano di presentare al Ministro un programma organico di iniziative, in grado di valorizzare il nostro patrimonio. Per questo chiediamo la collaborazione e il supporto di associazioni, categorie e di tutte le forze sociali della nostra città. Ritengo che non possiamo essere divisi quando cerchiamo il bene della nostra comunità”.
bas04