Venezia su bocciatura legge stabilizzazione Asu-Lsu

Il consigliere regionale del Pdl, Mario Venezia, ha presentato un’interrogazione al presidente De Filippo per sapere “quali azioni vorrà intraprendere rispetto alla decisione della Corte Costituzionale”

In premessa, il consigliere Venezia (Pdl) rileva che “la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha considerato la legge regionale n. 42 del 2009, che sancisce la stabilizzazione dei lavoratori ASU (attività socialmente utili) ed ex LSU, illegittima per lo sconsiderato aumento della platea degli aventi diritto superiore a quella proposta nella legge dell’anno precedente”. Inoltre, ricorda il consigliere regionale, che “è notizia di stampa la bocciatura, con sentenza n. 67 della Corte Costituzionale, della legge regionale n. 42 del 2009”.

“La norma – afferma Venezia – nell’ampliare la sfera dei destinatari individuati dalla legge della Regione Basilicata del 24 dicembre 2008, n.31 (disposizioni per la formazione del bilancio di previsione annuale e pluriennale della Regione Basilicata – Legge Finanziaria 2009), si porrebbe in contrasto con l’articolo 17, comma 10, del decreto legge del 1° luglio 2009, n. 78 (Provvedimento anticrisi), convertito, con modificazioni, in legge dall’articolo 1, comma 1, della legge 3 agosto 2009, n. 102, secondo il quale le amministrazioni pubbliche, incluse le Regioni, previo espletamento della procedura di cui all’articolo 35, comma 4, del d.l. 30 marzo 2001 n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), possono bandire concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato con una riserva di posti, non superiore al 40 per cento dei posti messi a concorso, per il personale non dirigenziale in possesso dei requisiti di cui all’articolo 1. commi 519 e 558, della legge 27 dicembre 2006 n.296 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato) – anche con l’articolo 3, comma 90, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2008)”.

“Sembrerebbe violato – continua Venezia – l’articolo 3 della Costituzione italiana per disparità di trattamento rispetto ad altre categorie di lavoratori che, ingiustificatamente, non verrebbero stabilizzati perché esclusi dalla norma impugnata e sarebbe stato violato l’articolo 97 della Carta costituzionale poiché l’articolo 11 della legge regionale n. 42 contrasterebbe con il principio dell’accesso per concorso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni”.
Tutto ciò premesso, il consigliere Venezia interroga il Presidente della Giunta regionale per sapere: “Quali siano le sue considerazioni e quali azioni vorrà intraprendere rispetto alla sonora bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, della legge regionale n. 42 del 2009”. Venezia chiede, altresì, di conoscere: “I nomi dei ‘luminari’ componenti l’ufficio legale della Regione Basilicata e/o dei professionisti esterni cui il presidente De Filippo si è affidato per l’elaborazione delle leggi regionali in questione ed i loro rispettivi compensi”.

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