Venezia su adesione Regione associazione NessunoTocchiCaino

Il consigliere del Pdl ha rivolto un’interrogazione a De Filippo per sapere “se ritenga educativo sostenere associazioni che al loro interno annoverano persone del calibro di Sofri e Mambro, resesi protagoniste di efferati delitti e massacri”

“Il 27 marzo scorso la Giunta regionale ha approvato il rinnovo dell'adesione della Basilicata all'associazione Pannelliana ‘Nessuno Tocchi Caino’ che tra i componenti il direttivo annovera personaggi del calibro di Adriano Sofri e Francesca Mambro, responsabili il primo dell'assassinio del commissario Calabresi, la seconda, addirittura, dell'uccisione di 95 persone, un autentico massacro che parte dal delitto del procuratore della Repubblica Amato, per arrivare alla strage di Bologna del 1980 e al barbaro omicidio di giovani carabinieri e agenti della Polizia di Stato. Dal mio punto di vista, la decisione adottata dal presidente De Filippo di proseguire nell'adesione all'associazione, in verità avuta inizio nell'anno 2003, è un arbitrio in quanto non tiene conto del pensiero dei lucani, molti dei quali, come me, sono sdegnati di questo atto, rappresentativo solo ed esclusivamente di una parte, che mortifica, ulteriormente, i familiari delle tante vittime degli ‘anni di piombo’ italiani”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pdl, Mario Venezia evidenziando che “nessuno contesta a De Filippo il fatto che sia stato voluto, come Presidente, dalla stragrande maggioranza dei lucani ma questo non gli consente, almeno moralmente, di prendere decisioni, assolutiste, su tematiche di particolare importanza e delicatezza che hanno segnato profondamente la storia d'Italia”.

A parere del consigliere dell’opposizione “avrebbe fatto meglio, il Presidente, se avesse coinvolto tutto il Consiglio regionale prima di continuare, dal mio punto di vista, a sbagliare e ad ascoltare il pensiero di ognuno dei rappresentanti del popolo, quel popolo offeso ed umiliato tanto dalle Brigate Rosse quanto da quelle Nere. Io non accetto questo modo di fare e a differenza di De Filippo che ritiene giuste solo le motivazioni di Caino penso che Abele vada quantomeno rispettato”. “Per questo – prosegue Venezia – ho presentato un'interrogazione urgente per sapere se De Filippo è consapevole dei suoi atti e se abbia, per un istante, pensato alle 86 vittime dei massacri di Sofri e Mambro e ai familiari dei trucidati spesso dimenticati dallo Stato ed anche, come dimostrano i fatti, dalla Basilicata, quella di governo non del popolo. L'ipocrisia – conclude l’esponente del Pdl – regna anche in questa piccola, dannata ed emarginata regione”.

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