Il consigliere regionale del Pdl annuncia la presentazione di “un piano di smobilizzo per rilanciare il patrimonio culturale lucano”
“Presidente De Filippo – chiede Venezia – da quando non visita i siti archeologici lucani? Le garantisco che lo spettacolo è da tragedia greca. Le tavole Palatine sono incustodite in balia dei passanti, il relativo Antiquarium è vuoto ed inutilizzato, il Parco Archeologico di Metaponto è pieno di reperti immagazzinati all’aperto, la necropoli di Crucinia abbandonata a sé e la stragrande maggioranza del patrimonio monumentale lucano è chiuso o non fruibile: dalla Cattedrale di Matera a quella di Tricarico, dalle chiese medievali ai conventi sparsi sul territorio, i turisti possono ammirare tante bellezze regionali solo esternamente o, quando possibile, accedervi privi comunque di guide qualificate”.
“Partendo dallo stato penoso di gran parte del patrimonio culturale della Basilicata – annuncia Venezia – proporrò alla Giunta regionale di varare un piano di vendita degli immobili regionali inattivi o non funzionali all’attività istituzionale, per alleggerire il patrimonio immobiliare regionale e creare una dotazione finanziaria vincolata al recupero ed alla valorizzazione di tutti quei siti/strutture di interesse storico e culturale. Analogamente ad altre Regioni italiane, anche la Basilicata, dovrebbe fronteggiare la crisi economica in atto investendo massicciamente su cultura ed innovazione, permettendo ai tanti giovani umanisti lucani disoccupati di lavorare a contatto col proprio patrimonio culturale”.
“Da lucano – afferma il consigliere – non posso assistere inerme dinanzi all’incuria che investe i nostri beni culturali, in particolar modo quando non inquadrati nei tessuti urbani dei due capoluoghi di provincia. Con tanti beni immobili inutilizzati, edifici istituzionali cadenti (ad esempio i micro crolli avvenuti all’interno del Palazzo del Consiglio regionale di Matera) mi chiedo cosa penseranno le future generazioni del nostro operato: forse niente, perché qui non sarà rimasto alcun pensatore”.