Vaccaro (Uil): nuova politica fiscale non rinviabile

“Alla manifestazione nazionale di UIL e CISL a Roma, rappresentata dalla folta delegazione di dirigenti e lavoratori dei due sindacati, c’era un pezzo significativo della Basilicata che vuole determinare, responsabilmente, il proprio futuro a partire dalla riforma del fisco perché il nostro sistema fiscale è fondato solo sulle tasse pagate dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, dalla difesa del welfare e dei ceti sociali più deboli, per stanare il Governo dall’atteggiamento di continui proclami in materia di sviluppo ed occupazione”. E’ il commento del segretario generale regionale della Uil lucana Carmine Vaccaro che ha espresso soddisfazione per la buona risposta venuta dai lavoratori lucani giunta a Roma con circa 25 autobus che hanno contribui to a superare l’obiettivo nazionale di presenze che ci era prefissi alla vigilia. "Una prova di consenso alla strategia di Uil e Cisl e in particolare – aggiunge – intorno alla “piattaforma rivendicativa” che ha in un fisco “nuovo” la sua stella polare: non è più rinviabile una politica fiscale “diversa” che riduca le tasse sui lavoratori, sui pensionati, sulle famiglie e sulle imprese e che possa contribuire al rilancio della domanda interna e quindi dei consumi. Torniamo dalla manifestazione nazionale di Roma con una maggiore convinzione nel sostenere l’idea più volte manifestata dal presidente di Confindustria Basilicata Pasquale Carrano perché le grandi aziende in attività nella nostra regione paghino le tasse da noi. Un’idea che è sintonia con il model lo di federalismo fiscale che perseguiamo da tempo e che in Basilicata ha grandi opportunità principalmente per la presenza della Fiat e per l’attività di estrazione del petrolio. E’ anche questo il terreno da cui deve ripartire la concertazione sindacati-imprenditori-Regione – aggiunge Vaccaro – per fare passi concreti in avanti verso il modello di sviluppo solidale e di nuovo lavoro. Registriamo in proposito positivamente le dichiarazioni del Presidente De Filippo alla Conferenza nazionale per il lavoro del PD che consentono di rimettendo al centro dell’agenda politica regionale e nazionale i giovani e la rinascita del Mezzogiorno. Anche le parole usate dal Presidente per contrastare ogni disegno del Governo ad accrescere da subito la produzione del petrolio sono condivisibili dal sindacato che continua a guardare al Memorandum d’Intesa come un punto di partenza e non certo un traguardo nella contrattazione ancora lunga con Govern o e compagnie petrolifere”.

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