"La UIL e la UIL FPL di Basilicata esprimono forte preoccupazione per la situazione di grave disagio in cui vivono gli ex lavoratori della Clinica Luccioni, che ormai da mesi presidiano instancabilmente e con grande senso civico l’ingresso della Regione Basilicata come forma di protesta. E‘trascorso più di un anno da quando i circa trenta lavoratori sono stati licenziati. In questo anno si sono tenuti diversi incontri con la Regione, ma senza alcun esito. Il tempo sta per scadere, fra qualche mese si interromperanno gli ammortizzatori sociali che comunque non rappresentato un adeguato sostegno economico poiché si riducono drasticamente ogni mese. E’inutile ribadire il grave impatto sociale che avrebbe su questa Regione la perdita di altri posti di lavoro". E' quanto dichiarano Carmine Vaccaro, segretario generale regionale Uil Basilicata, e Raffaele Pisani, segretario regionale Uil Fpl.
"Al prossimo incontro con la regione, auspichiamo in questa settimana, non vorremmo trovarci di fronte alle solite ipotesi inconcludenti che da mesi si inseguono. Abbiamo assistito al classico teatrino dove chiunque era detentore della verità, ma senza però risolvere la vertenza. Ci aspettiamo quindi una soluzione definitiva, diversamente le proteste tenderanno necessariamente ad inasprirsi visto lo stato di disperazione in cui versano i lavoratori. O si valuta la possibilità di una “nuova Clinica” mettendo in campo tutte le procedure affinché si possano sbloccare i posti letto immediatamente, oppure si deve prevedere una modalità di impiego di tutte le figure professionali attestate alla ex Luccioni, all’interno del sistema sanitario pubblico, conservando comunque lo “status” di privati.
Auspichiamo che le istituzioni – concludono Vaccaro e Pisani – stiano lavorando affinché una di queste due ipotesi si possa concretizzare in tempi brevissimi nella speranza che nell’incontro previsto non si ritorni a parlare di ipotesi insensate che intravedono al massimo la soluzione per poche figure professionali trascurandone altre".
Bas 05