Unità d’Italia, a Matera mostra su “150 Anni di Sussidiarietà”

In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la Fondazione per la Sussidiarietà ha promosso la mostra: “150 Anni di sussidiarietà. Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo”.
La mostra, inaugurata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla scorsa edizione del Meeting di Rimini, sarà esposta in alcune città della Basilicata. L’iniziativa è promossa dalla Compagnia delle Opere della Basilicata, insieme alla Cisl, al Movimento Cristiano lavoratori e alle Acli. La mostra è attualmente esposta a Bernalda, presso la Sala Incontro, in via Cairoli.
A Matera la mostra sarà allestita presso la Chiesa di San Rocco, adiacente all’Università, Polo Umanistico San Rocco, in piazza San Giovanni, dove verrà inaugurata dal sindaco Salvatore Adduce il 17 febbraio, alle ore 17.00. Subito dopo, alle ore 17.30, presso la Mediateca Provinciale, si terrà un convegno pubblico sul tema della sussidiarietà nei 150 dell’Unità d’Italia. Parteciperanno l’on. Maurizio Lupi, Vicepresidente della Camera dei Deputati, l’on. Francesco Boccia, Componente della Commissione Bilancio della Camera, e Assunta Gallotta, presidente della Compagnia delle Opere della Basilicata. La mostra farà tappa poi a Potenza, dal 24 al 29 febbraio, e a Policoro dal 2 al 6 marzo.
La mostra sarà esposta a Matera fino al giorno 22 febbraio ed è visitabile dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 20.00. La Compagnia delle Opere intende con questo documentare la ricchezza di una storia nazionale fatta di opere, iniziative e realtà sociali ed economiche, frutto di energia costruttiva, inventiva, sussidiarietà e solidarietà. Punto sorgivo di tale ricchezza è una cultura fondata sulla convinzione che ogni singolo uomo valga “più di tutto l’universo” e non sia riducibile ad alcuna organizzazione sociale e politica. Questa concezione di uomo ha dato vita a una grande civiltà, che precede il formarsi dello Stato unitario, ricca di diversità unificanti, alla quale hanno contribuito tutti gli italiani, in diversi modi, con il loro lavoro, le loro millenarie tradizioni, il loro impegno sociale e politico, costruendo un grande Paese.
La prima parte della mostra affronta quattro periodi cruciali dal 1861 a oggi: dall’Unità alla Grande Guerra; il Fascismo e la Seconda Guerra mondiale; l’Assemblea Costituente; il boom economico e il post Sessantotto. La seconda parte della mostra offre invece spunti di riflessione sull’attuale momento di stallo – ideale prima che economico e istituzionale – che sta vivendo il nostro Paese, di fronte al quale non basta richiamare l’importanza del rispetto delle regole, ma occorre scommettere sul desiderio e la capacità di ogni singola persona di costruire il bene comune.
Anche oggi, ciò che ha qualificato il secolare sviluppo italiano può ricostituire il tessuto connettivo di un popolo fatto da persone che si mettono insieme non per andare contro qualcuno o qualcosa, ma per costruire giorno per giorno pezzi di vita nuova all’altezza dei desideri più profondi, di verità,
giustizia, bellezza, felicità. Con questo percorso, la mostra della Fondazione per la Sussidiarietà vuole offrire una riflessione sull'originalità dell'identità italiana. Un giudizio e un suggerimento per un nuovo inizio.
bas 02

    Condividi l'articolo su: