Unico amministratore per Società partecipate dalla Regione

E’ l’obiettivo di una pdl presentata da Navazio (Ial), Falotico (Plb) e Mollica (Mpa)

“Istituire un amministratore unico nelle società a totale partecipazione della Regione Basilicata”. E’ quanto prevede la proposta di legge presentata dal consigliere regionale Ernesto Navazio (Ial) e co-firmata dai capi gruppo Roberto Falotico (Plb) e Francesco Mollica (Mpa).

“Negli ultimi anni – si legge nella proposta di legge – la Regione Basilicata ha costituito una serie di società a partecipazione pubblica: Acquedotto Lucano Spa, Acqua Spa, Sel Spa, Metapontum Agrobios Spa. Le stesse sono a totale partecipazione della Regione. Attualmente, le società sono composte da un Presidente e da un numero di amministratori, che varia da un minimo di due ad un massimo di quattro”.

“L’attuale situazione economica generale, la necessità politica che le stesse società rispondano direttamente all’azionista di riferimento e non alle estenuanti mediazioni da trovare in un Consiglio di amministrazione (tenuto conto che il socio è unico ed è soprattutto un ente) – afferma Navazio – impone una seria riflessione circa l’opportunità di mantenere uno strumento di governo delle società come quello attuale”. La proposta di legge si pone tre obbiettivi fondamentali: il primo è che il Presidente della Regione sia l’unico interlocutore delle società a capitale unico; che la gestione di un’azienda venga affidata ad un amministratore unico che risponde all’azionista e infine il risparmio economico di gestione. Nello specifico, l’art. 1 della pdl prevede che, a decorrere dal primo rinnovo successivo alla data di entrata in vigore della legge, le società a partecipazione pubblica regionale modificano i loro rispettivi statuti al fine di assicurare che gli organi di amministrazione siano costituiti in forma monocratica. Il comma 1 dell’art. 2, interviene sul trattamento economico degli amministratori unici stabilendo che esso non può essere superiore al 60 per cento dell’indennità spettante al consigliere regionale e infine al comma 2 è previsto che la mancata adozione dei provvedimenti di adeguamento statutario nei termini indicati dall’articolo 1 determina responsabilità e tutti gli atti adottati dagli organi degli enti interessati sono nulli”.

“In un tempo – conclude il presidente di Io Amo la Lucania – nel quale i costi di gestione rappresentano una componente da non sottovalutare risulterà significativo il risparmio economico conseguito”.

    Condividi l'articolo su: