Unibas, mozione su rischio demansionamento personale

Il Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell'Università degli Studi della Basilicata hanno approvato una mozione relativa alla vicenda delle progressioni economiche verticali conclusesi nel 2005 e riguardanti il personale tecnico amministrativo. Ciò in seguito a un recente pronunciamento della Magistratura Contabile in materia di progressioni di carriera, che – secondo quanto riporta il documento dell’Unibas – riguarderebbe il 40 per cento delle unità in servizio, "passibili di demansionamento in conseguenza dell’annullamento delle procedure per le progressioni verticali".
Nella mozione il Senato Accademico e il Consiglio di amministrazione esprimono “la preoccupazione per le pesantissime conseguenze che da tali atti, ancorché giuridicamente fondati, scaturirebbero sul piano sociale e sull’azione dell’Ateneo”.
Perciò al Rettore e al direttore generale si dà mandato “affinché venga esplorata la possibilità della costituzione di un tavolo tecnico che veda coinvolto il prefetto, il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca e il ministro della Pubblica Amministrazione oltre le Istituzioni regionali e nazionali interessate. Tanto al fine di addivenire a possibili soluzioni che – si legge nella mozione – consentano il mantenimento degli attuali livelli qualitativi delle prestazioni tecniche e amministrative delle strutture dell’Ateneo, che non possono prescindere dal contributo professionale dei lavoratori interessati dalla vicenda delle Progressioni Economiche Verticali. Ciò in considerazione anche dell’eccezionalità della situazione che potrebbe creare gravi ricadute a livello locale e nazionale, stante il diretto e/o potenziale coinvolgimento di altri Atenei e Amministrazioni pubbliche”.
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