Ulps, incontro con viceministro Bubbico

Criticità del settore, riordino degli uffici territoriali e assunzione sono alcuni dei temi affrontati

Recependo quelle che sono le serie problematiche del corpo di Polizia, in particolare nei territori periferici quale quello della nostra regione, il sindacato della Polizia di Stato Ulps Basilicata ha incontrato i rappresentanti dell’attuale Governo, in specie il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico. Presenti all’incontro il segretario generale Ulps Michelangelo Starita, il segretario Ulps Basilicata Pierluigi Cignarale e il segretario Ulps Potenza Antonio Sapienza. “Si è parlato – riporta una nota diffusa dall’Unione dei lavoratori della Polizia di Stato – delle criticità del settore in questo momento socio-economico così delicato e di quanto ne soffra tutta l’attività di controllo, prevenzione e repressione tanto essenziale all’equilibrio della nostra società. In particolare si sono toccate le problematiche legate al blocco contrattuale e agli scatti di anzianità, alle modalità di apertura delle carriere, alla carenza del ruolo di sovrintendenti ed ispettori in ambito nazionale e soprattutto lucano con la richiesta specifica di incremento del personale del ruolo di agenti ed assistenti nella provincia di Potenza. Si è discusso anche del riordino degli uffici territoriali e delle modalità di assunzioni in Polizia”. Tra l’altro su richiesta del sindacato “Bubbico  ha espresso la sua particolare attenzione al personale della Polizia di Stato della Provincia di Potenza ed un suo precipuo intervento al fine che venga presa in forte considerazione la richiesta dell’Ulps dell’incremento di personale non solo del ruolo sovrintendenti ed ispettori ma anche di quello agenti ed assistenti. Tutto ciò al fine di offrire al cittadino un miglior servizio, potendo trovare presso i nostri uffici una maggiore partecipazione di personale preposto alla ricezione delle denunce e al conseguente svolgimento delle indagini nonché una più assidua presenza di pattuglie sul territorio atte a prevenire ed a reprimere quei reati, che con la crisi socio-economica, si fanno sempre più pressanti, nell’ottica di una sicurezza maggiore per i cittadini e per gli operatori di Polizia, giunti ormai allo strenuo delle forze”.  

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