E’ inaccettabile il tentativo della politica, nazionale e locale, di far ricadere sui sindacati le responsabilità dei tanti atavici problemi che attanagliano la pubblica amministrazione. I precari, per esempio, non li hanno creati i sindacati. La confusione sulle province, l’interminabile e sconclusionata vicenda delle comunità montane sono il frutto esclusivo delle scelte delle politiche nazionali che stanno mettendo in ginocchio le Amministrazioni regionali scaricando sulle Regioni il costo. Il blocco quasi decennale dei contratti è, anche questo, responsabilità dei sindacati? La mancata valorizzazione delle tante professionalità presenti nella pubblica amministrazione, la spesa per le consulenze e per i dirigenti esterni, che peraltro non ha prodotti risultati apprezzabili sulla qualità delle prestazioni degli uffici, è responsabilità dei sindacati o forse la politica deve guardarsi allo specchio e fare un’esame di coscienza?"
"La Uil – si legge in un comunicato stampa a firma della Uil Fpl – ha più volte chiesto alla politica di aprire una discussione ed un confronto serio sulla riorganizzazione dei dipartimenti e degli uffici regionali, sul ruolo dei dirigenti generali e degli esterni. Sia il Consiglio che la Giunta non hanno brillato per volontà di ascolto.
La politica non si nasconda, il Consiglio apra una discussione vera sull’amministrazione regionale, sia per quanto riguarda le strutture, dipartimenti ed uffici, che per ciò che concerne il personale.
La UIL, come tutto il sindacato, è pronta a fare la sua parte, non si tira indietro, né si lascia trascinare in polemiche sterili e demagogiche.
Il sindacato ha spalle larghe, ha una storia fatta di lotte per i diritti dei lavoratori, non ha mai difeso privilegi né rendite di posizione. E’ suo dovere riflettere, sempre, su come agire, su cosa proporre, per difendere i lavoratori, siano essi dipendenti o precari. Ci sono principi e valori che guidano l’azione sindacale che nulla hanno da spartire con la discrezionalità riduttiva ed autoreferenziale della politica.
Si trovino le soluzioni e si diano le risposte che i lavoratori attendono, anziché giocare allo scaricabarile".
bas 02