Uil: effetti devastanti in Basilicata da lettera governo ad Ue

“Gli effetti sullo stato sociale del Mezzogiorno e in particolare della Basilicata della manovra del Governo contenuta nella lettera di impegni nei confronti dell’Unione europea potrebbero essere devastanti”. E’ il commento del segretario generale regionale lucano della UIL Carmine Vaccaro, per il quale “le scelte di politica economica, in materia di lavoro e previdenza rischiano di vanificare gli sforzi avviati da sindacati, Giunta Regionale e parti sociali con il Patto di Sistema per il lavoro e la crescita. E’ evidente che il nostro processo virtuoso che stiamo innescando – aggiunge – si scontra con un insieme di provvedimenti che di fatto mettono in pericolo persino i livelli occupazionali esistenti. Riteniamo infatti del tutto sbagliato – dice Vaccaro – l’impegno assunto dall’Esecutivo circa l’introduzione di una legge che modifichi le norme sui licenziamenti per ragioni economiche. E’ una scelta in totale contraddizione con quanto realizzato in questi anni di crisi con il massiccio finanziamento degli ammortizzatori sociali proprio per evitare licenziamenti di massa. Peraltro, nella nostra regione come del resto nel Paese, è già sufficientemente facile estromettere i lavoratori dai processi produttivi al punto che nessuna associazione di impresa chiede modifiche alle norme vigenti. E questa è la migliore testimonianza dell’inopportunità di cambiamenti sul capitolo in questione. La linea della Uil resta inalterata: bisogna finanziare l’occupazione e non spendere soldi per finanziare la disoccupazione. Per quel che riguarda le pensioni, va accolta con favore la diffusa consapevolezza che il nostro sistema previdenziale è in equilibrio e che, dunque, non necessita di alcun intervento correttivo. Serve, piuttosto, omogeneizzare i trattamenti previdenziali di tutte le categorie, politici compresi, a quelli dei lavoratori dipendenti. Bisogna, altresì, rafforzare la previdenza complementare dimezzando il relativo carico fiscale e introducendo norme che la rendano effettivamente generalizzabile.
Sui costi della politica – afferma ancora Vaccaro – le prese di posizione dei Presidenti della Giunta De Filippo e del Consiglio Folino per individuare gli strumenti necessari all’abolizione dei cosiddetti vitalizi dei consiglieri regionali e alla riduzione di spesa sono sicuramente positive. Attendiamo in proposito atti concreti in direzione delle proposte più complessive che la UIL ha da tempo presentato come questione di etica, di giustizia sociale e sempre più di necessità economica. La UIL – conclude – è decisa a riprendere la mobilitazione sino ad arrivare allo sciopero generale”.

BAS 05

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