“Con l'approvazione della nuova legge regionale sulle attività culturali ed in particolare sullo spettacolo dal vivo, finalmente la nostra regione si dota di uno strumento moderno finalizzato a favorire lo sviluppo del territorio attraverso varie forme artistiche, come da tempo avviene in altre regioni italiane. Siamo convinti che queste tipologie di attività culturali quali il teatro, la musica e quelle connesse alle arti visive, se coordinate in modo serio e adeguate a favore di territori svantaggiati ma a vocazione turistica, possano rappresentare una componente essenziale per lo sviluppo della cultura e dell'identità del Paese e un fattore di crescita sociale, civile ed economica”.
E’ quanto sostengono Giovanni Tancredi, segretario generale regionale dell’Ugl Basilicata e Francesco Manico, segretario regionale dell’Ugl -F.N.A. per i quali, “con questa legge si potrà sostenere, speriamo senza favoritismi e protezioni di varia natura, la promozione culturale, l'animazione artistica e sviluppare percorsi e pacchetti di turismo culturale, anche con la costruzione di progetti tematici culturali che abbiano come riferimento i principali siti monumentali e paesaggistici del territorio (Teatri, Castelli medioevali, riserve naturali e aree di interesse archeologico). Il compito nuovo che la Regione dovrà rivestire, non potrà più essere quello gestionale ma di controllo e programmazione, considerato che i fondi da destinare a queste attività in un periodo di crisi non potranno essere più elargiti a pioggia: l’Ugl – proseguono i segretari – auspica con nuovi criteri di trasparenza e di merito senza confondere le iniziative a carattere prettamente culturale con sagre e finte manifestazioni popolari. La trasparenza dovrà essere alla base dei criteri per i finanziamenti che saranno destinati a strutture che operano sul territorio, anche quelle minori, che pur non rivestendo carattere professionale, spessissimo animano i piccoli comuni. A proposito di trasparenza, dispiace dover lamentare la mancata collaborazione da parte della Provincia di Potenza e del suo Ente strumentale, il C.D.E., che tengono secretate notizie ed atti sui bilanci, sugli emolumenti corrisposti e sugli elenchi degli incarichi conferiti ad artisti per gli anni 2012 – 2013 e 2014, nonostante le diverse richieste e solleciti, iniziate da oltre novanta giorni, da parte della RSU Ugl. Si scopre poi che la Provincia con Determina n° 2806 del 7/10/2014, ancora continua a sostenere spese e contributi per detto Ente, la questione del Centro di Drammaturgia Europea, quindi, resta avvolta nel mistero per la poca trasparenza amministrativa quando, viene limitata ad una RSU o al cittadino, informazioni pubbliche sulle rendicontazione delle spese sostenute dai bilanci ‘poco sorridenti’ della Provincia di Potenza. Per queste ragioni – concludono i segretari Manico e Tancredi – l’Ugl ha ritenuto coinvolgere il Prefetto ed il Difensore Civico Regionale, soprattutto ora che queste competenze sono lontane dai nuovi compiti delle Province con l’esclusione proprio del settore culturale e dello spettacolo”.
BAS 05