Se il bonus ripaga la popolazione lucana dei danni provocati dalle estrazioni petrolifere, perchè solo ai patentati? Se lo chiedono il segretario generale regionale dell’Ugl, Giovanni Tancredi, e il componente della segreteria confederale lucana, Giuseppe Giordano.
“A parte la fascia di non patentati che si sentono esclusi e sono rammaricati da questa scelta, e i residenti della Val D'Agri che si sentono venduti per un piatto di lenticchie da 90 euro annui, tra i patentati una minima percentuale ha anticipato la volontà di non richiedere l'elemosina card come l'hanno ribattezzata. A sostegno del nomignolo ai petrolieri vanno – in riferimento alle stime dell’Ugl – circa 1.200.000.000 di euro all’anno, agli enti locali vanno circa 85.000.000 di euro all’anno e ai cittadini lucani vanno 90 euro di benzina all’anno”, calcolando che sono “poco più di 250mila residenti interessati su una popolazione di circa 600mila residenti in regione”.
“Noi dell’Ugl – concludono i segretari Giordano e Tancredi – lanciamo una provocazione: abolire una tassa comunale pagata da "tutti", che quindi darà un beneficio certo ad ogni nucleo familiare (es. immondizia – ici) ed in contropartita nelle casse comunali la Regione versa 90 euro per patentato residente. Accetterebbe l'amministrazione? O meglio: aboliamo una tassa regionale pagata da tutti, così da generare un beneficio per ogni nucleo familiare, e lasciamo nelle casse della regione 90 euro per patentato. Se le istituzioni accettano, abbiamo un doppio vantaggio: primo aver trasformato un bonus di pochi in un beneficio di tutti, secondo capiremo che il bonus è un vero vantaggio. Ma se le istituzioni non accettano, la loro risposta la direbbe lunga”.
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