Udc, Flovilla: proposta cambiamento di Paese e Basilicata

“Sono convinto che intorno alla mozione per “il rinnovamento morale e civile della politica, il cambiamento del Paese e della Basilicata”, al congresso regionale dell’Udc si registreranno consensi unanimi”. A sostenerlo è il vice coordinatore regionale dell’Udc Antonio Flovilla, tra i promotori e firmatari della mozione.

“Il nostro Congresso regionale, che fa seguito a quelli provinciali di Potenza e di Matera – sottolinea – si apre in un momento drammatico della storia del Paese. Il nuovo Governo Monti, fortemente voluto dall’UDC e sostenuto da un'ampia maggioranza, sta creando le condizioni necessarie per salvare l’Italia sull'orlo del baratro ed aprire la strada ad una nuova stagione politica da noi più volte auspicata, segnata dal rigore, volta alla ripresa economica, aggiungiamo noi segnata dalla responsabilità, e, indubbiamente dall'equità, da un'equità che ci auguriamo emerga con maggiore decisione rispetto a quella che oggi appare dai provvedimenti in corso”.
Secondo Flovilla “la crisi che colpisce il nostro Paese è da ricercare anche nello smarrimento di un sistema di
valori messo in disparte da una politica con la “p minuscola” troppo legata al pragmatismo ed alla contingenza degli eventi e divenuta troppo distante dai bisogni dei cittadini. La povertà morale ed etica e la mancanza di ogni riferimento ideale hanno fatto il resto. Occorre ritrovare il senso profondo ed autentico del significato del termine “ politica”, che altro non è che “il governo della comunità. Diamo atto all’Udc, a Pierferdinando Casini, al Segretario Nazionale Lorenzo Cesa, al Presidente Rocco Buttiglione, al Presidente Savino Pezzotta e a tutta la dirigenza nazionale e locale di essersi distinti, con senso di responsabilità e grande autorevolezza, nello sforzo di veicolare, dentro la rissosità della politica e al di là della stessa, il principio tanto caro a tutti noi secondo il quale il bene del Paese deve essere anteposto ad ogni interesse particolare e di parte. L’Unione di Centro ribadisce la strada maestra già più volte indicata: l’avvio di una nuova stagione politica segnata dall’unità e dalla responsabilità nazionale.
E poiché consideriamo la Basilicata un laboratorio per il cambiamento, vogliamo dimostrare – e questo è il messaggio rivolto alla società regionale – che un altro Paese e un’altra storia civile sono possibili e che l’Udc intende giocare un ruolo determinante nella ripresa del Paese, a partire proprio dai territori, a partire dall’impegno di chi è l’espressione migliore dell’Italia che con il proprio lavoro e il proprio entusiasmo mette in moto il mondo produttivo e, ancor prima, quello sociale.
La recente conclusione della verifica alla Regione – aggiunge Flovilla – conferma la bontà del “modello” di rapporto tra Udc, area di centro, con il Pd, che dal 2010 stiamo realizzando in Basilicata, facendo da battistrada rispetto ad alleanze costruite in altre realtà territoriali e quale “modello” all’attenzione del dibattito politico nazionale in previsione delle future scadenze elettorali. Un rapporto di collaborazione leale e proficuo con il Pd innanzitutto e gli altri partiti del centrosinistra che si consolida e che, anche in questa occasione, ha trovato l’Udc in un atteggiamento di responsabilità e fortemente impegnato nel rilancio del programma di legislatura. La via dei cattolici corre fra due sponde: una propensione unitiva e un’espressione pluralistica. È una sintesi difficile, ma è anche più creativa rispetto a facili schematismi. Ma pur essendo tutti figli del passato, dobbiamo anche sapere che il passato non è possibile ripeterlo, perché il problema della forma della rappresentanza dei cattolici in politica è secondario: c’è una questione che viene prima, un prepolitico senza il quale la politica non vive, e per il cattolico questo elemento è nel sentirsi parte della Chiesa, non in termini di sudditanza, ma nel modo libero che segna la sua identità. Con la Giunta De Filippo bis, la riconferma dell’Assessore e Vice Presidente Mancusi ci sono adesso le condizioni perché il centrosinistra ritrovi il suo slancio riformatore e popolare, con la conferma che l’area cattolico-moderata e centrista è essenziale per garantire affidabilità, responsabilità e lealtà nell’azione del governo regionale. La volontà di rafforzare questa collaborazione con il Pd trova nuove e più forti motivazioni nell’aggiornamento del programma, non a caso battezzato “la nuova sfida del centrosinistra” guardando con più attenzione ai problemi dei ceti sociali più deboli, della famiglia, dei giovani e delle donne senza lavoro, delle piccole e medie imprese e dei ceti produttivi.
La conclusione della verifica deve infine segnare uno spartiacque con il passato perché i sempre più delicati impegni che attendono Giunta e centrosinistra regionali già dalle prossime settimane non consentono partiti di lotta e di governo nella stessa collocazione politica di maggioranza”.
Noi vogliamo continuare l’esperienza di essere laboratorio politico in questa Regione, elaborando progetti e percorsi più consoni alle riaffermate esigenze di cambiamento”.

BAS 05

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