L’analisi del Vicepresidente del Consiglio regionale sull’apertura dei musei e delle aree archeologiche a Ferragosto. “Necessario riaprire la concertazione istituzionale per rafforzare gli organici degli istituti culturali che operano in Basilicata
“L’auspicio è che l'apertura straordinaria dei musei e delle aree archeologiche per Ferragosto, per effetto dei buoni afflussi di visitatori, renderà possibile nel Metapontino migliorare i già ottimi risultati del 2015 quando il Museo archeologico nazionale di Metaponto ha chiuso lo scorso anno con 21.855 visitatori (+30%) e introiti per 26.659 (+60%) e il Museo Nazionale della Siritide a Policoro con 14.498 visitatori (+32%) e introiti per 13.124 euro (+ 92%). Un ulteriore stimolo a promuovere la vacanza sullo Jonio abbinata alla cultura e alla fruizione del nostro grande patrimonio archeologico della Magna Grecia”. Lo sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale, Paolo Castelluccio, aggiungendo che “le visite nei giorni festivi sono state possibili grazie al sacrificio del personale degli uffici periferici del Mibac che non sono in numero sufficiente e sono costretti a turni di lavoro massacranti specie d'estate”.<br /><br />Per Castelluccio è perciò necessario “riaprire la concertazione istituzionale con il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, innanzitutto per rafforzare gli organici degli istituti culturali che operano in Basilicata con particolare attenzione a Matera e al Metapontino che registrano i numeri più alti di visitatori e non solo d'estate. Inoltre, accade che gli allestimenti nei musei spesso non sono aggiornati e risultano privi di didascalia in lingue straniera. A tutto ciò si aggiunge l’assenza di esposizioni innovative che, tramite supporti tecnologici, consentano al visitatore di godere di una conoscenza completa ed esaustiva del materiale esposto, e la carenza di significative manifestazioni culturali a tema storico/archeologico che avvicinino il grande pubblico al grande patrimonio del territorio”.<br /><br />“Inoltre – afferma Castelluccio – c'è da portare a termine il progetto di Parco della Magna Grecia e comunque del patrimonio archeologico e culturale del metapontino che dovrebbe essere fruibile e quindi aperto tutto l'anno per diventare attrattore di nuovi flussi turistici decisamente più consistenti dei nuovi attrattori inaugurati quest'estate e destinati a chiudere a breve. Anche in questo campo – dice Castelluccio – una verifica sulla spesa e sugli investimenti è doverosa perché è impensabile erogare decine di milioni di euro per un attrattore come quello sulla diga di Senise che in alcune date di spettacoli ha visto la presenza di poche centinaia di turisti. I programmi del Mibac oltre alle aperture straordinarie dei musei non possono fermarsi a Matera2019 e devono fare uno sforzo (finanziario) ulteriore a favore degli altri beni culturali presenti nel Materano. Matera capitale europea della cultura 2019 – continua ancora il Vicepresidente del Consiglio regionale – è una grande opportunità che richiede alcune adeguate politiche per il turismo e la cultura affinché possa essere un volano per la promozione dell’intero territorio lucano e di tutte le sue eccellenze. Il futuro di Matera non potrà avere una dimensione realmente europea e internazionale se non coinvolgerà l’intera regione, valorizzando territori e potenzialità e, soprattutto, se non includerà in maniera organica l’area della Magna Grecia, culla della civiltà europea”.<br /><br />“Le testimonianze archeologiche, unitamente alle presenze architettoniche degli altri centri del distretto di Metaponto, del litorale jonico e delle infrastrutture turistiche sono elementi da inserire e collegare in un progetto complessivo di valorizzazione e offerta di tutto il territorio della provincia di Matera. E’ anche questo – conclude Castelluccio – un modo per dare più forza al progetto dei sindaci del Metapontino di consolidare un brand che, come ha dimostrato il boom di presenze sulle spiagge a Ferragosto, rappresenta il futuro su cui investire. Un riconoscimento doveroso va fatto ai titolari degli stabilimenti balneari, ad albergatori, ristoratori e operatori tutti che hanno dato prova di grande professionalità e disponibilità all’accoglienza”.<br /><br />