Trivelle in mare, Lacorazza: impugnare decreto ministero

“Non è vero che entro le dodici miglia dalla costa non si potrà più trivellare. Le compagnie che hanno programmi già autorizzati potranno modificarli, in barba a quanto previsto da una sentenza del Consiglio di Stato del 2011”

&ldquo;Sulla Gazzetta Ufficiale &egrave; stato pubblicato il decreto 7 dicembre 2016 del Ministero dello Sviluppo economico sul &lsquo;Disciplinare tipo per il rilascio e l&#39;esercizio dei titoli minerari per la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale&rsquo;. Il provvedimento sembrerebbe legittimare le compagnie petrolifere che hanno concessioni entro le dodici miglia marine a poter modificare i loro programmi e fare nuove trivellazioni. Questa, almeno, &egrave; l&rsquo;interpretazione che emerge da una prima attenta lettura del testo. Quindi, come volevasi dimostrare, non &egrave; vero che entro le dodici miglia dalla costa non si potr&agrave; pi&ugrave; trivellare. Era una bugia quella raccontata dal governo Renzi durante la campagna del referendum del 17 aprile. Lo avevamo denunciato allora ed oggi, puntuale come un orologio, arriva il decreto ministeriale che consente nuove trivellazioni, in barba a quanto previsto da una sentenza del Consiglio di Stato del 2011. Sarebbe simpatico trovare le roboanti dichiarazioni fatte allora dagli amici del &lsquo;ciaone&rsquo;, che dicevano che il referendum era inutile perch&eacute; non ci sarebbero state altre trivellazioni entro le 12 miglia. Cosa ne pensano oggi? Cosa hanno da dire? Per parte mia, e credo di quanti hanno sostenuto le ragioni del referendum, resta l&rsquo;impegno prioritario a far reintrodurre l&rsquo;unica cosa buona che c&rsquo;era nell&rsquo;articolo 38 dello Sblocca Italia: cio&egrave; il Piano delle aree, perch&eacute; sia possibile attraverso una programmazione seria stabilire prima dove si pu&ograve; e dove non si pu&ograve; estrarre il petrolio. Inoltre, con l&rsquo;aiuto dei tecnici verificher&ograve; la possibilit&agrave; di impugnare il decreto del ministero davanti al Tar, e chieder&ograve; che il Consiglio regionale della Basilicata si esprima sulla questione&rdquo;. E&rsquo; quanto dichiara il consigliere regionale del Pd Piero Lacorazza.<br />

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