I falò, i campanacci, le maschere, gli animali benedetti, la musica, il mangiare e il bere: l’Antico Rito di Sant’Antonio Abate a Tricarico, in programma per il 16 e 17 gennaio 2025, è questo e molto più.
«Un evento – dicono gli organizzatori – che intreccia fede, tradizione e folklore, e ci immerge nelle radici profonde della cultura lucana. Sveglia all’alba con le Maschere di Tricarico. Il giorno si apre con l’inconfondibile suono dei campanacci – simbolo di rinascita e fertilità -e il cammino delle nostre maschere nel strade del borgo Tricaricese per dare il via a questa giornata straordinaria. Un’occasione unica per vivere la magia di una tradizione millenaria che racconta la nostra storia, tramandata da generazione in generazione. Dal mattino presto fino a tarda sera».
Nella giornata di oggi, giovedì 16 gennaio, la comunità si raduna alle 20 nella chiesa di Sant’Antonio Abate. Alle 21 l’accensione del tradizionale falò, accompagnata dai canti popolari che risuonano nella notte invernale.
Venerdì 17 gennaio, alle 5 del mattino nella Casa delle Associazioni in via Rocco Scotellaro, ha inizio la vestizione delle Maschere. Alle 5:30, il suono dei campanacci risveglia il paese. Alle 8 le Maschere si ritrovano vicino alla chiesa di Sant’Antonio Abate per la tradizionale colazione comunitaria.
Santa Messa alle 10 con la benedizione alla mandria. Subito dopo, i tre giri rituali delle Maschere intorno alla chiesa. Alle 11 il corteo delle Maschere si muove erso il centro storico, per raggiungere piazza Garibaldi. A mezzogiorno il clou, con la simbolica consegna della mandria al conte e la tradizionale pantomima tra conte e capo-massaro.
Di sera comincia il periodo delle serenate: gruppi di musicanti attraversano le vie del paese, fra canti tradizionali e momenti di corteggiamento che proseguiranno anche nelle sere successive.