“La soppressione delle piccole linee periferiche sono solo l'altra faccia della stessa medaglia che vuole un'opera inutile costosa e dannosa quale la Tav in val di Susa: da un lato si tagliano servizi che, per quanto poco 'profittevoli', rappresentano un servizio irrinunciabile; dall'altro si guarda solo alle occasioni speculative”.
E quanto sostiene Ciccio Cirigliano di Sinistra Ecologia Libertà di Basilicata spiegando che era “presente alla manifestazione svoltasi nel piazzale immediatamente adiacente alla stazione ferroviaria Bella-Muro perchè convinto delle ragioni di quelle popolazioni”, in una “vertenza che vede schierate da un lato le popolazioni dell'area interessata al taglio delle corse ferroviarie, dall'altro la Regione Basilicata e Trenitalia”.
“Ho sempre ritenuto – aggiunge Cirigliano – che i movimenti possono raggiungere il massimo degli obiettivi prefissi attraverso il mantenimento della massima unità anche tra diversi, perchè è il terreno unitario delle lotte che spesso ne determina esiti positivi: per questo motivo ritengo che il terreno della unità sia sempre da preferire. Là dove però esso non ha oggettiva praticabilità, le divisioni non possono diventare un terreno di scontro personale ed elemento di distorsione dei fatti. Il tentativo – rapidamente rientrato – di bloccare il treno per Salerno è stato un tentativo condiviso, nell'immediato, da tutte/i le/i partecipanti, tant'è che dalle immagini può ricavarsi la reale partecipazione al flashmob, con alcune fasce tricolori 'immerse' sui binari al pari di quegli studenti che, per il presidente Di Carlo, sarebbero stati strumentalizzati/condizionati dalla presenza di estremisti. Immagino – conclude – che una maggiore serenità ricostruttiva possa aiutare tutte e tutti”.
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