A “Casa Confesercenti” allestita in Trend Expo a Potenza tra i testimonial del Racconto di Impresa due “simboli” del “Think small first” (Pensare innanzitutto in piccolo): lo chef Federico Valicenti (che in verità di piccolo non ha nulla) e lo stilista Emilio Sasso. In questa edizione del Trend è stata allestita “Casa Confesercenti” – spiegano Prospero Cassino e Tonino Palumbo dirigenti Confesercenti – in quanto ci è sembrato doveroso partecipare ad un evento che si svolge nel luogo simbolo della Città Capoluogo. Siamo sempre più coinvolti nel rilancio del centro storico come area naturale di commercio e di servizi ed eventi come questi sono in sintonia con la nostra strategia. Per questo abbiamo deciso di aderire alla proposta di partecipazione della Job Enterprise, proponendo all’interno della mostra “ CASA CONFESERCENTI”. Una vetrina di impresa dove, il brand Confesercenti cerca valorizzazione e promozione portando in risalto il Racconto di Impresa della Confederazione e complementarmente, il Racconto di Impresa intorno a Confesercenti.
La sartoria – ha spiegato Flacco – sta riscuotendo in Italia e nel mondo un momento di rilancio e vitalità mediatica. La Sartoria Flacco è nata mettendo insieme i differenti percorsi professionali dei tre soci Emilio, Antonio e Stefano. Emilio Sasso dal 1993 opera come sarto e stilista d’alta moda ed è membro dell’Accademia Nazionale dei Sartori. “L’idea di investire nell’apertura di una sartoria a Potenza – ha sottolineato – è nata da una grande passione per questo antico mestiere e soprattutto dal sogno di poter rilanciare un settore che in Basilicata, a dispetto degli scettici, custodisce un saper fare e competenze che non sono seconde ai grandi nomi della sartoria napoletana. Nella Sartoria Flacco vivono insieme tradizione e innovazione. Le misure prese “a pelle”, il cartamodello e la maestria del sarto che dà forma e vita alle trame dei tessuti sono l’espressione di un lavoro meticoloso, paziente, silenzioso.
Sul rapporto cibo e territorio il testimonial è stato lo chef Federico Valicenti, fresco dell’ultima “chiocciola” di Slow Food", dell’ingresso nella Guida ristoranti Espresso 2016 (in Basilicata solo cinque locali) che si aggiungono ai tanti riconoscimenti per la sua “Luna Rossa” di Terranova del Pollino. Scrivendo Gli Atlanti della Tavola – ha raccontato Valicenti – ho voluto creare un’emozione più conoscitiva del territorio attraverso le colture e la cultura che lo impregnano e che esprime attraverso la ricetta. Poi ha spiegato la sua cibosofia: È il racconto dei territori, del loro pensiero attraverso il cibo. Grandi filosofi nella storia dell’uomo hanno usato il cibo e i prodotti della terra per raccontare la vita, per far comprendere quanto siano unite, più di quanto si pensi, la gola e il cervello. Il mondo ha bisogno di una nuova cultura del cibo, ha bisogno della cibosofia. Non solo gli atavici filosofi, ma anche quelli contemporanei hanno compreso che non esiste un futuro letterario con l’omogeneizzazione dei sapori perché attraverso la non cultura che questo mondo si porta dietro, si rischia anche l’omogeneizzazione dei saperi.
Con questa iniziativa abbiamo voluto raccontare – dice Prospero Cassino – attraverso la storia di persone il sacrificio di chi ha saputo portare avanti un servizio per la comunità, il vissuto di un luogo, la storia di un quartiere o una comunità piccoli o grande che siano. Il racconto individuale di ogni impresa diventa quindi un racconto corale e si trasforma in storia del territorio. Tutto questo anche per fare conoscere il modo in cui l'attività è nata e confrontarlo con i metodi di vendita attuali, capire il cambiamento del vivere nelle famiglie di oggi, quali sono le cose che conquistano di più i consumatori odierni rispetto al passato; insomma, le radici non possono essere recise ma vanno sapute coltivare nel modo giusto.
Bas 05