“Trasporto interregionale, intervenga il Parlamento”

I presidenti dei Consigli regionali della Basilicata e della Puglia, Mollica e Loizzo, chiedono l’approvazione di un emendamento “per garantire la sostenibilità occupazionale e limitare il più possibile il ricorso alla messa in mobilità del settore”

<em>I presidenti dei Consigli regionali della Basilicata e della Puglia, Francesco Mollica e Mario Loizzo, hanno rilasciato la seguente dichiarazione:</em><br /><br />&ldquo;La richiesta di alcune importanti aziende di trasporto interregionale di attivare le procedure di mobilit&agrave; per decine di lavoratori del settore rappresenta un segnale di allarme nella complessa vertenza innescata dalla deregolamentazione del mercato dei servizi automobilistici interregionali di competenza statale. Nessuno nega l&rsquo;importanza della competizione e della concorrenza anche nei servizi di trasporto delle persone di lunga percorrenza, ma non a discapito della qualit&agrave; e sicurezza dei servizi offerti, nel rispetto delle normative e dei contratti di lavoro degli addetti, i cui diritti non possono non essere tutelati.<br /><br />Il Parlamento, in questa delicata vicenda, non pu&ograve; sottovalutare gli effetti negativi di una situazione che, di fatto, si traduce nell&rsquo;operare in un regime di concorrenza sleale, regime che costringe a pratiche che rasentano lo sfruttamento dei lavoratori e che incidono negativamente sulla tenuta stessa delle aziende in un settore molto delicato come &egrave; quello del trasporto delle persone, di lunga percorrenza, nelle regioni meridionali.<br /><br />Lo strumento pi&ugrave; immediato che il Parlamento ha a sua disposizione &egrave; l&rsquo;emendamento all&rsquo;art. 20 (&lsquo;Misure a sostegno della ricollocazione dei lavoratori di imprese in crisi&rsquo;) del disegno di legge di Bilancio 2018 e che andrebbe a garantire la sostenibilit&agrave; occupazionale e limitare il pi&ugrave; possibile il ricorso alla messa in mobilit&agrave; del settore. Un emendamento che va a regolamentare il settore in un regime di concorrenza sleale tra imprese che effettuano gli stessi servizi.<br /><br />L&rsquo;approvazione di questo emendamento colmerebbe un vuoto normativo che consente ad alcune imprese di operare senza essere sottoposte agli stessi vincoli previsti per effettuare il servizio di trasporto a lungo raggio. E il Governo, nell&rsquo;ambito delle sue funzioni, deve esercitare un&rsquo;incisiva azione di controllo sulle modalit&agrave; del trasporto &lsquo;concorrente&rsquo; quanto a sicurezza, affidabilit&agrave; e rispetto delle leggi e delle norme contrattuali che regolano il settore, al fine di scongiurare sia ulteriori crisi occupazionali non pi&ugrave; sostenibili da Regioni come le nostre gi&agrave; fortemente provate, sia un&rsquo;insufficienza dei servizi trasporto, che possono essere garantiti solo da aziende fortemente legate al territorio&rdquo;.&nbsp;

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