Il consigliere regionale del Movimento per le Autonomie chiede a De Filippo e all’assessore Gentile come la Regione intende far fronte alle inadempienze contrattuali delle ditte di trasporto su gomma
A seguito della presa di posizione da parte dei sindacati dei trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil, relativa ai ritardi per il sistema di bigliettazione a terra e sulla erogazione del contratto integrativo regionale, il capogruppo del Movimento per le Autonomie, Francesco Mollica, ha presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale e all’Assessore regionale ai Trasporti per conoscere “le azioni che la Regione Basilicata intende intraprendere nei confronti delle ditte del trasporto che non hanno ottemperato a precisi accordi contrattuali e quali azioni intende predisporre per rimediare ai disagi causati nelle due province di Potenza e Matera”. Con l’interrogazione, inoltre, il Consigliere Mpa, chiede di conoscere: “se alle ditte inadempienti è stata applicata la penale prevista dai capitolati d’appalto, a quanto ammonta tale penale e se la stessa Regione intenda bloccare ogni finanziamento e recuperare i fondi sinora erogati per non aver rispettato le norme”.
“La bigliettazione a terra – dichiara Mollica – rappresenta un elemento distintivo e di civiltà che in altre regioni è attiva già dal 1985. La nostra regione è stata oggetto di numerosi accordi fra tutte le parti interessate tanto da farla rientrare in specifiche leggi regionali per il settore senza tralasciare il fatto che la stessa bigliettazione era divenuta parte integrante dei capitolati speciali di gara per l’assegnazione dei servizi minimi di trasporto pubblico locale. Ad oggi nulla è stato fatto”.
“Dopo più di due anni – sottolinea l’esponente Mpa, nonché già Assessore regionale ai Trasporti – le ditte aggiudicatici non hanno ancora fornito tale sistema che porterebbe notevoli vantaggi sia all’utenza che agli stessi operatori del servizio. Non è da tralasciare, inoltre, che nell’ambito della concertazione si era addivenuti ad un accordo sulla contrattazione di II° livello (cosiddetto Integrativo regionale) già previsto dalle normative sulla contrattazione decentrata e a totale carico della Regione che fra l’altro eroga appositi finanziamenti. Viste queste gravi mancanze – conclude Mollica – i lavoratori del settore sono pronti a manifestare il loro dissenso causando enormi disagi all’utenza”.