Traffico rifiuti, Autilio: tenere alta la guardia

Plauso all’operazione del Cfs di Viggianello dal vicepresidente del Consiglio regionale, che chiede di “rafforzare le strategie di contrasto alle ecomafie” e lancia l’idea di un Centro per la green economy

“L’importante operazione del comando di Viggianello del Corpo Forestale dello Stato, che ha consentito di bloccare un carico di rifiuti tossici e nocivi proprio nel cuore del Parco del Pollino, conferma la necessità di tenere sempre alta la guardia contro i traffici illeciti di rifiuti e al tempo stesso di accrescere ogni sforzo a tutela dell’ambiente e del territorio”. E’ il commento del vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Autilio (Idv) il quale ricorda che “nei mesi scorsi, nell’ambito dell’iniziativa avviata congiuntamente dai gruppi Idv di Basilicata e Calabria, che ha visto la partecipazione dell’europarlamentare Luigi De Magistris, e finalizzata a stoppare il progetto Enel relativo alla centrale del Mercure, era stato evidenziato il rischio che i nemici dell’ambiente e del territorio, in gran parte interpreti di interessi di parte o illegali, possano tentare operazioni di aggressione ovunque, anche nei Parchi nazionali”.

“Per questo – sottolinea Autilio – in occasione dei sentimenti di solidarietà che ho espresso al presidente dell’Ente Parco del Pollino Pappaterra, vittima di ignobili minacce personali e per la sua famiglia, ho sollecitato di rafforzare la strategia tra le Istituzioni regionali di Basilicata e Calabria e l’Ente Parco. Analoga attenzione richiede la salvaguardia ambientale e territoriale del Parco Nazionale della Val d’Agri per la quale il presidente De Filippo, proprio oggi nella conferenza stampa di inizio d’anno, ha ribadito l’avvio a breve dell’Osservatorio Ambientale di Marsiconuovo.

“Credo che la Regione – aggiunge Autilio – possa svolgere un’azione di vigilanza e controllo sempre più importante attraverso strumenti ed organismi tecnico-scientifici specifici. La qualità ambientale, infatti è necessaria per realizzare quel modello di sviluppo eco-sostenibile che ha bisogno di un sistema di controlli, monitoraggio e informazione ambientale innovativo, efficiente ed efficace, senza il quale c'è il rischio di una crescita dell'illegalità e di uno spreco di risorse pubbliche, già molto scarse. Una battaglia che, come ripete da tempo De Magistris, deve vedere protagoniste le comunità locali per il futuro dei nostri territori e delle generazioni che verranno. E per non fermarci alla sola tutela di ambiente e territorio penso che sia matura l’idea di un Centro per la green economy: un centro di eccellenza che entri in rete con l’attività degli istituti del Cnr (Marsiconuovo e Tito), la Fondazione Mattei, l’Università degli Studi della Basilicata perchè la terza rivoluzione industriale si baserà sulle tecnologie a impatto zero”.

“E’ il caso di ricordare – conclude il vice presidente del Consiglio regionale – che, sin dalla sua nascita, le attività di ricerca dell’Imaa di Marsico sono state rivolte allo sviluppo ed all’integrazione di tecnologie di Osservazioni della Terra da satellite, da aereo e dal suolo finalizzate allo studio di processi geofisici ed ambientali che sono utilissime per i nuovi programmi di sviluppo di tecniche avanzate di monitoraggio ambientale”.

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