Tpl, Perrino: la Regione deve tutelare i lavoratori

Per il consigliere regionale del M5s: “Insostenibile la situazione dei lavoratori del trasporto pubblico locale, la Regione intervenga”. Presentata una interrogazione

&ldquo;Lo stato disastroso del trasporto pubblico locale (TPL) &egrave; una nota e deprimente costante della nostra Regione tanto da poter essere inserita nello Statuto regionale. La nostra &egrave; un&rsquo;evidente provocazione finalizzata esclusivamente ad attrarre l&rsquo;attenzione su una seria ed intricata questione, affinch&eacute; si giunga auspicabilmente ad una soluzione degna ed al passo coi tempi&rdquo;. E&rsquo; quanto affermato dal consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Giovanni Perrino.<br /><br />&ldquo;Lasciando da parte la novit&agrave; Frecciarossa (da verificare attentamente non appena saranno disponibili dati certi) e le grandi incompiute (Bradanica in primis), l&rsquo;urgenza pi&ugrave; pressante &egrave; quella dei trasporti su gomma. Solo qualche settimana fa &ndash; dice Perrino – quando un autobus si &egrave; incendiato sulla statale Jonica, si riproponeva il tema della sicurezza dei mezzi che circolano per le strade della nostra regione e che usufruiscono dei contributi regionali per il trasporto pubblico locale. Sicurezza che viene messa ancor pi&ugrave; a repentaglio se pensiamo al malcontento che regna tra coloro che guidano quotidianamente quei mezzi: gli autisti. Nei giorni scorsi &ndash; riferisce il consigliere – abbiamo incontrato una delegazione di lavoratori dipendenti di alcune tra le aziende di trasporto appartenenti al Consorzio Trasporti Aziende Basilicata (CO.TRA.B.), i quali, stanchi di annunci vuoti da parte degli esponenti della maggioranza, chiedevano chiarimenti sui&nbsp; ritardi nella corresponsione degli stipendi. Sarebbero almeno tre le mensilit&agrave; non corrisposte da parte delle relative aziende di appartenenza che, a loro volta, scaricano sistematicamente la responsabilit&agrave; sulla Regione, attualmente alle prese con un bilancio precario e pesantemente apostrofato dalla Corte dei Conti. Si chiedono &ndash; sottolinea Perrino – gli attori della vicenda, quale possa essere lo stato di una persona che lavora senza portare a casa lo stipendio? A maggior ragione se si pensa che costoro&nbsp; trasportano ogni giorno centinaia di studenti e lavoratori&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ma non finisce qua:&nbsp; da un&rsquo;attenta analisi dei documenti &ndash; afferma Perrino – emergono particolari interessanti, come, ad esempio, la cessione dei crediti presenti e futuri di CO.TRA.B. alla Unicredit Factoring Spa, crediti riferiti al corrispettivo per l&rsquo;esercizio del TPL provinciale a partire dal terzo trimestre 2012 e fino a tutto l&rsquo;anno 2017. Dove &egrave; finita la liquidit&agrave; derivante da questa operazione? Sempre stando alle parole dei lavoratori &ndash; prosegue l&rsquo;esponente del M5s – alcune aziende aderenti al CO.TRA.B. effettuerebbero trasferimenti di personale in altre aziende dello stesso consorzio (con conseguente&nbsp; ridimensionamento dei compensi) nonch&eacute; assunzioni tramite contratti di lavoro a tempo determinato e addirittura con voucher, pratica, quest&#39;ultima, vietatissima per le aziende che risultano vincitrici di un appalto pubblico. Come si pu&ograve; ben capire, siamo davanti ad una situazione esplosiva. La Regione ha&nbsp; il dovere di tutelare questi lavoratori. In secondo luogo, in vista del rinnovo dei contratti di servizio in scadenza a fine 2017, auspichiamo non ci si fermi solamente ai proclami: oltre alla annunciata razionalizzazione dei servizi, bisognerebbe prestare massima attenzione all&rsquo;affidabilit&agrave; e alla professionalit&agrave; delle aziende che intendono prendere parte alla gara.<br /><br />&ldquo;Si impari una volta dagli errori del passato &ndash; conclude Perrino – e per i futuri affidamenti si tenga conto di una sola cosa:&nbsp; si sta affidando un servizio destinato a soddisfare i bisogni della collettivit&agrave; e non dei soliti imprenditori rampanti, ma con pubblici denari&rdquo;.<br />

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