L’auspicio dell’esponente del M5s è che “l'inchiesta sia l'occasione per riportare le attività connesse al servizio di trasporto pubblico locale finalmente nell'alveo della legalità"
“Che sul Tpl in Basilicata i conti non tornassero era evidente. Speriamo che l'inchiesta messa in moto dalla Procura di Potenza sia l'occasione giusta per riportare le attività connesse al servizio di trasporto pubblico locale finalmente nell'alveo della legalità”. A dichiararlo il consigliere regionale del gruppo Ms5, Gianni Perrino.<br /><br />Nel sottolineare che “il prossimo Governo regionale dovrà prendere seriamente in mano la situazione e ridimensionare le velleità di personaggi in preda a deliri di onnipotenza, sintomo di abbandono alle più infime, misere pulsioni umane”, Perrino richiama un’interrogazione risalente al 2015 con la quale venivano condivise le testimonianze di lavoratori della Fca di Melfi e studenti che lamentavano disservizi. "Un sistema di trasporto, si affermava nell’interrogazione, ormai obsoleto, con infrastrutture non proprio all’altezza dei tempi moderni, e servizi da ‘terzo mondo’”.<br /><br /><br /><br />