Total, M5s: Regione faccia sentire la propria voce

I consiglieri regionali Perrino e Leggieri sostengono che “la compagnia petrolifera, impaziente di sbloccare il progetto di Tempa Rossa, sia pronta a trasportare il greggio fino a Roma o alla raffineria di Falconara Marittima solcando le nostre strade”

&ldquo;Come se non bastassero i tanti problemi causati da Eni e dal Centro Oli di Viggiano, ecco che una nuova sciagura si abbatte sulla regione Basilicata. La Total, impaziente di sbloccare il progetto di Tempa Rossa a Corleto Perticara, nonostante le resistenze della regione Puglia, si dice pronta a trasportare il greggio con le autobotti fino a Roma o alla raffineria di Falconara Marittima&rdquo;.<br /><br />A sostenerlo i consiglieri regionali del M5s Gianni Perrino e Gianni Leggieri per i quali &ldquo;sembra infatti che ci siano non pochi problemi a sbloccare i permessi sul versante pugliese e, per questa ragione, la compagnia petrolifera francese sta cercando di aggirare l&rsquo;ostacolo per portare a compimento un progetto che ha ormai un elevato grado di fallimento&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I tempi per la Total &ndash; aggiungono – rischiano di allungarsi e la compagnia francese ricorre al &lsquo;piano b&rsquo;: la realizzazione di 13 baie a ridosso del sito di Tempa Rossa per il carico di 170 autobotti che ogni giorno dovrebbero percorrere le strade della nostra regione e di mezza Italia. Un&rsquo;idea malsana, un progetto scellerato per chi conosce il nostro territorio e lo stato in cui versano le infrastrutture viarie che vi insistono. Un progetto potenzialmente disastroso che andrebbe ad aggravare la gi&agrave; precaria situazione di tutta l&rsquo;area. I percorsi immaginati prevedono, nel caso di trasporto del greggio verso Roma, l&rsquo;utilizzo della nuova autostrada del Mediterraneo, via Atena Lucana e, nel caso la destinazione fosse Falconara Marittima, si opterebbe o per l&rsquo;Adriatica passando per Taranto e Bari o per la Basentana direzione Melfi e Foggia&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I 170 tir della Total, insomma &ndash; dicono Perrino e Leggieri – dovrebbero solcare le nostre strade ogni giorno per dare la possibilit&agrave; al colosso francese di realizzare quanto prima il suo progetto di sfruttamento della risorsa petrolifera lucana. La Regione Basilicata faccia sentire subito la propria voce e si opponga a questa improvvida idea. Se non dovesse essercene la volont&agrave;, vorr&agrave; dire che lo far&agrave; formalmente il Movimento 5 stelle lucano, cos&igrave; come i nostri portavoce in Parlamento e nei Consigli regionali e comunali laziali e marchigiani&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Risulterebbe, inoltre, da indiscrezioni di stampa, – concludono – che sia gi&agrave; prevista una serie di tavoli tecnici presso il Ministero dello sviluppo economico, ai quali sembrerebbe che la nostra Regione non sia stata, addirittura, neppure invitata. Se ci&ograve; fosse confermato, si tratterebbe dell&rsquo;ennesimo tentativo di umiliare il popolo lucano che in materia di trivelle, lo ricordiamo, &egrave; stato l&rsquo;unico a partecipare massicciamente, superando di gran lunga il quorum, all&rsquo;appuntamento referendario del 17 aprile 2016&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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