Torrente Jesce: Città plurale chiede intervento Regione Puglia

I problemi dell’inquinamento dei Torrenti Jesce e Gravina sono legati al funzionamento del depuratore di Contrada Sgarrone in agro di Altamura. Lo afferma l’Associazione Città plurale di Matera, che ha chiesto, con una nota, l’intervento del presidente della Regione Puglia Vendola “per riportare la legalità”. “Il depuratore di contrada Sgarrone – sostiene Città plurale – avrebbe dovuto funzionare correttamente sin dal dicembre del 2009 dopo che tutte le operazioni di collaudo e varie traversie erano state superate e la Pura, la società collegata ad Acquedotto pugliese aveva garantito una depurazione rispondente ai limiti della tabella 4: la più restrittiva e cautelativa da un punto di vista dei vincoli. Tutto questo, perà, non è mai accaduto”.
“Il 6 giugno scorso – continua l’associazione – l’assessore regionale all’Ambiente Agatino Mancusi, ebbe a dichiarare che nasceva in Puglia l’inquinamento del torrente Jesce ed infatti il Torrente Gravina di Matera, per il tratto a monte della confluenza con il Torrente Jesce, presentava valori di inquinanti al di sotto dei limiti consentiti mentre a valle della confluenza vedeva gli stessi valori schizzare oltre i limiti, risultando inquinato. L’ inquinamento è dovuto, quindi, all’apporto del Torrente Jesce così come confermato anche dai valori rilevati in prossimità del confine regionale”. Di fronte a questa situazione, Città plurale “spera nell'intervento risolutivo del governatore pugliese”.
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