Todisco (Avis) su ritardi accreditamento strutture trasfusionali

A poco più di un mese dalla scadenza dei termini fissati dalla legge per l’accreditamento delle strutture trasfusionali, della unità di raccolta e dei punti di raccolta, fissi e mobili, del sangue e degli emocomponenti, ancora non si hanno notizie certe su modalità, tempi e procedure che dovranno portare tutto il sistema trasfusionale ad accreditarsi. Lo sottolinea L’Avis Basilicata in una nota.
Avis ha fatto tutto quanto di sua competenza- continua la nota – lo testimonia la fitta corrispondenza con Aziende Sanitarie e Assessorato regionale alla Sanità, per ottenere autorizzazione ed accreditamento della proprie unità e dei punti di raccolta. Il rischio concreto è che dal prossimo 1 gennaio 2015 possa non esserci alcuna struttura trasfusionale lucana in grado di ricevere, lavorare, stoccare ed erogare le emazie raccolte in regione con la conseguente paralisi del sistema sanitario. Preoccupazioni da tempo espresse ai decisori del sistema sanitario regionale in special modo all’Assessore alla Sicurezza e Solidarietà Sociale dr.ssa Franconi ed il Presidente della Giunta Regionale, dr. Marcello Pittella, per le vie brevi o formalmente, pur avendo ricevuto ampie rassicurazioni, sono ancora in attesa di una risposta concreta.
“Siamo in una situazione molto grave- ha affermato il presidente regionale, Nicola Todisco- abbiamo pochissimo tempo per fare le cose necessarie che non sono state fatte in questi anni. Confidare in una proroga che non ci sarà è inutile, anzi deleterio sono costretto a rimettere il mandato associativo e dimettermi da Presidente dell’Associazione”.

BAS 05

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