Il presidente della Federazione delle Associazioni lucane in Svizzera esprime il suo parere in merito alle nuove perforazioni dell’Eni a Marsicovetere
Intervenendo in merito all’intervista al sindaco del Comune di Marsicovetere, Claudio Cantiani, a proposito dell’autorizzazione della Regione alla perforazione di due nuovi pozzi all’Eni, il presidente della Federazione delle Associazioni lucane in Svizzera, Giuseppe Ticchio, esprime il proprio parere in merito dissentendo con il primo cittadino di Marsicovetere.
“Due pozzi in più – afferma Ticchio – fanno la differenza. Se una di queste perforazioni avverrà a pochi metri dall'ospedale di Villa d’Agri non sarà certamente una buona cosa e potrebbe accelerare la sua chiusura. Il fiorente sviluppo dell'area, inoltre, negli ultimi anni ha fatto crescere lo sviluppo immobiliare, ora, invece, con la prospettiva di nuove perforazioni gli abitanti potrebbero decidere di allontanarsi dall'area per zone più salubri, dando corpo alla svalutazione della proprietà, per i residenti e per gli iscritti all'Aire. Nell'ambito occupazionale, poi, se l'ospedale dovesse chiudere, i posti di lavoro diminuiranno, perché non saranno compensati da eventuali nuovi impieghi che potrebbero essere assicurati dall'industria del petrolio. In questo momento – aggiunge ancora Ticchio – l'area della Val d'Agri dovrebbe essere una delle più ricche d'Italia, invece, constatiamo un depauperamento ambientale e poca occupazione”.
Rivolgendosi al sindaco di Marsicovetere, Ticchio lo invita, insieme alla Giunta, al Consiglio comunale e a tutta la cittadinanza a valutare i vantaggi e gli svantaggi della decisione finale.